Se fa polemica la ricerca di un’intesa fra il sindaco Pd di Bolzano, Renzo Caramaschi, e CasaPound, il collettivo Wu Ming pubblica un’inchiesta che documenta una lunga lista di corteggiamenti tra quello che vorrebbe essere il Partito della Nazione e i neofascisti.
Sta sollevando molte polemiche il corteggiamento – o forse già l’inciucio, tra il sindaco Pd di Bolzano, Renzo Caramaschi, appena eletto con il 55,2% dei voti e l‘organizzazione neofascista CasaPound, che alle scorse amministrative è riuscita ad eleggere tre consiglieri.
“Nessuna preclusione a priori, sono stati eletti”, aveva detto il sindaco nei giorni scorsi. In risposta i neofascisti, anziché votare contro la maggioranza che sostiene il sindaco, si sono astenuti, motivando il voto con un atteggiamento diverso, di ascolto, da parte dell’Amministrazione.
Oltre a ciò, il primo cittadino si è detto interessato a dialogare con i consiglieri “neri” per scoprire come hanno fatto presa in molti quartieri cittadini e non ha escluso che la presidenza di una delle commissioni consigliari possa essere ricoperta da un esponente dell’estrema destra.
Uno sdoganamento, insomma, che ha messo in allarme i partigiani dell’Anpi: “Nessuna intesa ma anche nessun ipotetico dialogo con partiti neofascisti e figli del populismo perché si possono ricreare mostri”.
Che lo spostamento a destra del Pd fosse in atto, anche grazie al governo con Ncd di Alfano, era evidente a tutti, ma il feeling con la destra neofascista è qualcosa che va oltre.
Il punto è che il processo non è cominciato oggi. A dimostrarlo è un’inchiesta del collettivo di scrittori Wu Ming e del collettivo Nicoletta Bourbaki, un gruppo di inchiesta su Wikipedia e le manipolazioni storiche in rete, formatosi nel 2012 durante una discussione su Giap. Insieme, prima su Twitter e poi su Storify, hanno postato una lunga lista di documenti che testimoniano un intenso corteggiamento tra i democratici e i neofascisti.
“CasaP(oun)D. Rapporti d’amore con l’estrema destra nel ventre del partito renziano – Come il tentativo di costruire il Partito della Nazione sfondò ogni argine a destra e ancora più a destra” è il titolo dell’inchiesta, che riporta visite di esponenti dem nelle sedi di CasaPound o viceversa, ma anche democratici sull’attenti davanti a bandiere fasciste, ministri e presidenti Pd che omaggiano fascisti.