Appena fuori dal centro di Bologna, in via Ferrarese 20, c’è “Mondovisione“, e soprattutto c’è la professionalità di Umberto Lenzi, affermato ottico al quale abbiamo posto alcune domande sul suo lavoro, che è fatto di conoscenza tecnica e di capacità interattiva col pubblico.

Dottor Lenzi, può innanzitutto spiegarci la differenza tra ottico e oculista?

«Un ottico è un professionista che si occupa di fornire dispositivi ottici come occhiali e lenti a contatto, per consentire alle persone di risolvere i problemi di visione causati da miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Se è anche optometrista, può misurare la vista al paziente. L’ottico può anche consigliare sugli stili di montature e sulle lenti più adatte alle esigenze visive di una persona.

L’oculista invece si occupa – oltre che della misurazione della vista – delle problematiche più profonde, indagando lo stato di salute dell’occhio e le eventuali patologie. All’oculista quindi spettano diagnosi, trattamento e gestione delle malattie e dei disturbi oculari. E possono prescrivere farmaci e trattare una vasta gamma di condizioni oculari, tra cui cataratta, glaucoma, retinopatia e altre».

Per i bambini, andare dall’ottico può diventare un gioco

Quali tematiche si possono risolvere venendo direttamente in negozio senza passare per il Cup?

«Se in negozio c’è un optometrista (come nel mio caso)  si può fare una misurazione della vista, e se l’optometrista riscontra che c’è bisogno di un oculista, ve lo consiglierà. In pratica. senza andare al Cup si può fare un occhiale, in sostituzione di quello che si porta, o come primo ausilio visivo».

Proprio pensando al primo ausilio visivo, vorrei fare una domanda riguardante il mondo dei bambini: tante volte risulta difficile coinvolgerli e ottenere la loro collaborazione nel momento in cui debbono portare un occhiale. Qual è l’atteggiamento migliore da adottare nei loro confronti?

«Il bambino ama giocare e bisogna trasporre tutto in una dimensione di gioco. E’ un compito che spetta primariamente ai genitori, e successivamente anche all’ottico in negozio. Personalmente gioco molto coi bambini, e buttando tutto sullo scherzo faccio capire loro quanto sia importante vederci bene. Loro si divertono, e questo li porta a seguire più facilmente le mie indicazioni. Se al contrario si porta la drammaticità di una mancanza visiva, la seriosità, se in negozio si fa percepire troppo il peso dell’autorità dello specialista…è proprio allora che i bambini tendono a sfuggire».

Quindi, per problemi legati alla visione (miopia, presbiopia e astigmatismo) da risolvere con occhiali o con lenti a contatto, suggeriamo di recarsi da Mondovisione, in via Ferrarese 20. Per un virtual tour della struttura, e conoscere marchi e offerte, visitare il sito di Mondovisione.

Sergio Fanti