Ad appena due giorni dall’inizio della zona “arancione scuro” per l’Area Metropolitana di Bologna ed altre zone dell’Emilia-Romagna, i dati sui contagi fanno presagire l’inasprimento delle restrizioni, fino a raggiungere la zona rossa.
A parlarne apertamente questa mattina è stato il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ma gli allarmi si moltiplicano anche dal mondo sanitario. L’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, dal canto suo fa sapere che la situazione è monitorata ora per ora.

Zona rossa, i dati dei contagi preoccupano

In una conferenza stampa di stamattina, il direttore dell’Ausl di Bologna Paolo Bordon ha riferito che l’indice di contagio di 1,34. Un Rt simile a quello registrato ieri di 1,35, ma che deve tenere conto ancora dei nuovi casi. Secondo Bordon, proprio oggi si registrerà il record dei nuovi casi Covid, vicino agli 800.
Il Sant’Orsola, come afferma la direttrice Chiara Gibertoni, sente la stanchezza nel pronto soccorso che continua ad accogliere pazienti Covid, ma anche pazienti specialistici che nel Policlinico sanno di trovare riferimento per cure specifiche, come trapianti o terapie cellulari.

La situazione ricorda l’andamento dello scorso anno, quando l’arrivo della primavera comportò l’intensificarsi dei casi.
L’incidenza, oggi, è molto alta e ha costretto l’Emilia-Romagna a misure contenitive più stringenti. Solo due giorni fa la Regione è passata in zona arancione scuro, e la paura, adesso, è quella di un ulteriore passaggio alla zona rossa.
A questo risponde Raffaele Donini: «noi faremo ogni passo necessario a mettere in campo ulteriori azioni di contenimento di questa incursione pandemica».
L’assessore regionale si dice preoccupato anche per le varianti che iniziano a colpire la popolazione più giovane. Si pensi al caso della bambina di 11 anni ancora ricoverata in terapia intensiva a Bologna per aver contratto il virus.

«È il Dpcm che stabilisce a seconda delle situazioni epidemiologiche alcune restrizioni, ma non ci siamo fermati lì – prosegue l’assessore – Abbiamo condiviso ulteriori provvedimenti non solo per la scuola, ma limitando al massimo la circolazione delle persone».
Bologna, Imola e altre province della Romagna: le zone colpite da questa nuova ondata crescono e Donini non nega che ulteriori restrizioni raggiungeranno altri territori nelle prossime ore.
«Ma la situazione va monitorata ora per ora – chiarisce l’assessore – Dovremo fare una valutazione insieme al Ministero rispetto a quello che è la pressione sui reparti ospedalieri».

Non si può dunque prevedere in anticipo se la Regione tornerà in zona rossa. L’Emilia-Romagna afferma che non tarderà a prendere provvedimenti, qualora necessario. Ma, conclude Donini, «Il covid ha le sue regole. Ha mutato la genetica, ma non le sue regole» le stesse che si ripetono ormai da un anno. E prosegue che per «contrastare in modo efficace la pandemia bisogna contenere la curva e proseguire celermente con la vaccinazione», e quindi responsabilità tra i cittadini e delle case farmaceutiche che distribuiscono le dosi.

A proposito della campagna vaccinale, Donini ribadisce che l’Emilia-Romagna è tra le regioni che vaccinano di più nel Paese, e afferma che a marzo ci sarà una fornitura più importante di quella ricevuta a febbraio. Se, anche in questo caso, la consegna prevista sarà rispettata.

Emily Pomponi

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