Il Terzo settore in Emilia Romagna è stato quello più colpito dall’emergenza pandemica. In risposta a questo grido d’allarme, la Giunta regionale dell’Emilia Romagna pubblicherà un nuovo bando destinato alle associazioni del Terzo Settore.
Oggi, venerdì 12 febbraio, la vicepresidente Elly Schlein e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano hanno illustrato le modalità di assegnazione dei nuovi contributi e i destinatari idonei, colpiti nelle loro attività dall’emergenza Coronavirus.

Terzo Settore, i nuovi aiuti della Regione

Il fondo sarà dedicato al mondo del volontariato e alle associazioni di promozione sociale messe i difficoltà dagli effetti del DPCM, la maggior parte dei quali si è visto costretto a chiudere l’attività.
«Per non lasciare indietro chi aiuta a non lasciare indietro nessuno», ha sottolineato Schlein.
Il bando prevede fondi per oltre 3 milioni di euro forniti dalla Regione e finanziati dai contributi del Ministero per il Lavoro e delle Politiche Sociali. I fondi saranno destinati all’attività di centri sociali, circoli culturali e ricreativi e fondazioni onlus, considerati da Schlein come «fondamentali per il tessuto sociale della comunità regionale».

L’importanza regionale per queste realtà sociali all’interno del territorio, era stata già riconosciuta in estate, quando la giunta aveva erogato i primi fondi per rispondere alle difficoltà economiche poste dal Covid-19. Rispetto a quest’ultimo, però, la giunta regionale ha ampliato le risorse e reso più accessibili i criteri di idoneità.

Per il nuovo bando sarà possibile presentare 275 domande, una cifra necessaria per venire incontro a tutte le esigenze di chi si impegna portare avanti queste realtà. L’assessore al bilancio Calvano si è detto, inoltre, pronto ad aumentare il numero delle domande nel caso in cui questa disponibilità non si dimostrasse adeguata.
Per favorire l’accessibilità alle risorse, la Regione ha provveduto all’abbassamento del numero dei soci registrati necessari per fare domanda rispetto al primo bando. Inoltre, si è abbassata anche la soglia minima di spesa dei centri e dei circoli, ora a 2500 euro, mentre la spesa massima prevede una soglia di 10 mila euro. Il periodo delle spese è quello compreso fra 1 settembre 2020 e 15 marzo 2021.

Paolo Calvano ha sottolineato, inoltre, che non è stata ancora stabilita la ripartizione delle risorse, che potrebbero crescere, ribadendo «la nostra vicinanza al terzo settore».
Le spese che supporteranno questi fondi riguarderanno l’affitto, le utenze, personale e spese per le manutenzioni ordinarie. Un fondo destinato a soddisfare una fetta importante della regione Emilia Romagna, che ospita oltre 8 mila circoli e associazioni sul territorio.

Vittoria Torsello

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