Si tiene oggi la Mobility Mass ciclonudista 2014. La partenza è prevista alle 19,30 da Piazza San Francesco. Come in molte altre città nel mondo, la nudità dei partecipanti sarà una provocazione, che attiri l’attenzione sui problemi di chi utilizza le due ruote. Dalle 18, sessione di body painting per stemperare ogni eventuale allusione.

Mobility pass ciclonudista: si pedala senza veli

L’obiettivo è porre all’attenzione di tutti le difficoltà che ogni giorno deve affrontare chi decide di utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto. Il metodo sarà quello dell’allegra e gioiosa provocazione, con una biciclettata effettuata senza vestiti. Il luogo è Piazza San Francesco, da dove alle 19,30 partirà la passeggiata su due ruote. Ma dalle 18, per chi volesse stemperare ogni tipo di allusione sessuale del nudo, ci sarà una sessione di body painting, dove l’allegria dei colori incontrerà quella dei corpi nudi.

I più pudichi potrenno presentarsi in bermuda o in costume da bagno: una manifestazione allegra, non potrebbe prevedere l’obbligo della nudità. Se questi erano orario, modalità e luoghi di quella che si annuncia come una festa, lo spirito che sta dietro la mobility mass, ha dei tratti più seri. Uno su tutti la sensibilizzazione di cittadinanza e istituzioni verso le criticità di un sistema di mobilità che ragiona ancora e soltanto su 4 ruote.

“La manifestazione di oggi -spiega SImona Larghetti, dell’associazione Salvaciclisti– vuole mostrare come si possa stare in città in pacifica convivenza. Con la provocazione della nudità, cercheremo di attirare l’attenzione sui problemi legati alla condizione di ciclista.”

“La situazione -continua Larghetti- è un pò migliorata negli ultimi anni: chi va in bici si sente un pò meno solo, ma la percezione di chi utilizza le 2 ruote è quella di non essere rispettato nella propria fragilità. Il tutto in una condizione di mancanza di rispetto più generale.”

A peggiorare il tutto c’è il codice dela strada per Simona Larghetti. “Il codice ragiona sulle autovetture, non tiene in conto i ciclisti.”