Nella Giornata Mondiale contro l’Omofobia, il senatore Sergio Lo Giudice presenta un ddl che chiede di vietare le “terapie” per convertire i minori gay in etero. Anche in Italia si svolge questa pratica antiscientifica.

Era proprio il 17 di maggio quando l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, tolse l’omosessualità dall’elenco dei disturbi psicologici. In questa data, ogni anno, si celebra la Giornata Mondiale contro l’Omofobia, per riaffermare che l’orientamento sessuale non deve essere causa di discriminazioni o persecuzioni.
In questa occasione, il senatore Pd Sergio Lo Giudice ha presentato un disegno di legge che guarda ai più piccoli e chiede di vietare la “terapie” antiscientifiche di conversione dei minori omosessuali.

“Dalle inchieste della stampa apprendiamo che queste pratiche avvengono anche in Italia – spiega ai nostri microfoni Lo Giudice – Ragazzi gay o ragazze lesbiche vengono indirizzate verso psicologi o altre figure professionali che si propongono di ‘correggere’ il loro orientamento sessuale“.
Le conversioni, però, sono considerate da tutte le associazioni italiane ed internazionali di psicologia e psichiatria come antiscientifiche e dannose, dal momento che aumentano la stigmatizzazione, il senso di colpa e la non accettazione.

Di qui l’idea di una legge che vieti queste pratiche sui più piccoli. “Non che non sia grave anche sugli adulti – sottolinea il senatore – ma dovevamo tutelare la libertà di scelta delle persone, anche se auspico che vi siano sanzioni disciplinari da parte degli ordini professionali”.
L’intervento sui minori, nel testo del ddl, verrà punito penalmente con la reclusione fino a 2 anni e la multa da 1mila euro a 50mila euro. Per le professioni che richiedono una speciale abilitazione dallo Stato, la condanna comporta la sospensione dall’esercizio della professione da un minimo di un anno a un massimo di cinque anni.