Alla Feltrinelli di via Rizzoli lunedì sera il cantautore romano ha presentato il suo ultimo album “Tradizione e Tradimento”, uscito l’11 ottobre, scritto e registrato tra Roma e Ibiza e prodotto, oltre che da Fabi, anche da Roberto angelini e Pier Cortese, con la collaborazione di Costanza Francavilla. Silvia santachiara e Valentina Fabbri di About Cult lo hanno intervistato per noi.
“Tradizione e Tradimento” racconta la scelta difficile del rimanere vivi, che quindi cerca di spiegare come bilanciare le sicurezze che si sono accumulate nel passato con le insicurezze che invece ci fanno sentire vivi. E’ un disco che vuole aiutarci a sopravvivere. E’ un disco che parla di un movimento, un movimento come antidoto alla rigidità della vecchiaia, il desiderio di non rimanere intrappolati.
Dopo più di tre anni dall’uscita di “Una somma di piccole cose”, il disco che gli è valso la Targa Tenco per la categoria “Album dell’anno”, torna a farci emozionare con un’opera che stavolta è anche il frutto di sperimentazioni: infatti grazie alla collaborazione con Costanza Francavilla, l’artista ha voluto esplorare nuovi linguaggi e nuove sonorità elettroniche, come è evidente nel brano “Amori con le ali”.
Il titolo dell’album accosta due termini apparentemente non collegati. In realtà derivano dalla stessa radice latina: “tradere” significa consegnare, spostare. Ecco dunque il movimento.
“Il tradimento inizia ad avere un accezione negativa dal Vangelo in poi, ovvero nel momento in cui fu scritto che Giuda “tradì” Gesù, nel senso che “consegnò” letteralmente Gesù ai farisei, intendiamo dare una connotazione negativa – ha riferito Fabi ai microfoni di About Cult –
“Il tradimento è un mettere in discussione se stessi, significa provare un’ulteriore strada e magari imparare qualcosa di più di quello che siamo partendo dalla negazione delle cose confortevoli, e anche banalmente il tradimento nell’accezione della coppia è spesso un modo di rivalutare l’importanza di alcune cose mettendole in discussione anche in maniera violenta”.
Il primo singolo estratto è “Io sono l’altro”, in cui racconta la paura del diverso, ma in generale degli altri: “Abbiamo paura dell’altro per mille motivi perché ne abbiamo bisogno, perché sono anche quelli che ci salvano, non solo quelli che ci uccidono, e perché limitano a volte la nostra libertà. Allora è necessario trovare il modo di accettarci perché io senza l’altro non sono niente”.
A dicembre comincerà il tour e il 10 gennaio farà tappa a Bologna al teatro Europauditorium.
Carlotta Curti
ASCOLTA L’INTERVISTA A NICCOLÒ FABI: