Un flash mob proposto dal collettivo Vag61 contro “i dormitori a cielo aperto e l’indifferenza del Comune”. Domani in piazza Nettuno alle 12.30.

Il principale destinatario dell’accusa è l’assessore comunale alle Politiche sociali, Amelia Frascaroli. Nel comunicato di Vag61 si legge infatti: “Nel favoloso mondo di Amelia… è normale che in tanti dormano per strada durante tutto l’anno… le temperature si abbassano ma per il Piano freddo c’è sempre tempo… i profughi dei Prati di Caprara spariranno nel nulla e ogni problema sarà risolto… l’accoglienza è disincentivante…”

Si pone l’accento in particolare sul ritardo di presentazione del Piano freddo, quando le temperature stanno già raggiungendo livelli di guardia. “Non vorremmo che  le tettoie del cortile di Vag61 rimanessero le uniche difese per superare la notte. Sappiamo di cosa stiamo parlando, perché, lo scorso inverno, ci facemmo carico della presenza di decine di migranti per più di essanta giorni.”

La sede di Vag61 si trova infatti in via Paolo Fabbri 110, nei pressi di uno dei “dormitori a cielo aperto” maggiormente affollati: via Sabatucci.  Dallo scorso inverno, i senza fissa dimora che non trovano posto nell’asilo notturno dal centro Beltrame o che, secondo il regolamento, devono attendere 28 giorni per poter rientrare dopo una permanenza di due settimane, si riversano infatti lungo via Sabatucci, nei dintorni del centro e nel cortile di Vag. “Questa l’unica situazione che Bologna offre loro, ormai è diventata una sorta di pedaggio per entrare o rientrare all’asilo notturno. L’abbiamo ormai denunciato più volte: di fatto si è creato stabilmente un nuovo dormitorio a cielo aperto, un’esperienza di auto-disperazione lasciata nell’abbandono e nell’indifferenza da parte del Comune di Bologna.”

In generale si tratta di contrastare la cosiddetta “accoglienza disincentivante”, secondo la quale queste situazioni vengono scientemente lasciate prive di interventi o, addirittura, esasperate, nel tentativo di ridurne l’entità. Vag61 con altre realtà attive nel territorio della Cirenaica, partecipa al progetto “Condominio Bel(le)trame” per promuovere attività di inclusione e di risocializzazione per far sì che il centro Beltrame si possa inserire nella vita del quartiere. “Ma sia chiaro – precisa Vag61 – è il Comune che deve affrontare il problema di chi dorme per strada, non c’è sussidiarietà che tenga. L’accoglienza dei senza fissa dimora è una questione pubblica e, in quanto tale, è compito dell’assessorato alle Politiche Sociali e dell’ASP Poveri Vergognosi (Azienda di proprietà al 96% del Comune di Bologna e al 4% della Provincia) intervenire.” E conclude così il comunicato: “Avanti di questo passo, la situazione può solo peggiorare e questo è un dramma nel dramma.”