Che il gioco rivesta un ruolo importantissimo nella crescita e nello sviluppo del bambino è ormai un fatto acclarato. Che sia fondamentale anche come fenomeno sociale, invece, è qualcosa che deve essere riscoperto e soprattutto compreso. Il gioco è sempre presente nelle nostre vite e ci consente non solo di avere passioni e di riempire il nostro tempo libero, ma soprattutto di condividere tutto questo con qualcuno.

Semplificando potremmo dire che giocare non è solo un divertimento ma una vera e propria ricerca di benessere – spiega ai nostri microfoni Silvia Urso, della redazione di Giochi di Slotuna recente ricerca condotta dalle associazioni di categoria in oltre 10 paesi, compresa l’Italia e gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Brasile, la Corea del Sud e la Germania, mette in evidenza come il 71% dei giocatori abbia visto calare il proprio stress dopo una sessione di gaming”.

Un’altra statistica che vale la pena sottolineare è poi questa: il 58% delle persone intervistate spiega di giocare per essere meno solo, per spezzare le catene della solitudine e incontrare qualcuno, che sia dal vivo oppure online. “Con il gaming online ormai è possibile abbattere qualsiasi tipo di barriera – sottolinea ancora Silvia Urso – basti pensare a quanto è stato importante tutto questo durante la pandemia, con videogame, piattaforme di gioco e consolle che sono diventati strumenti fondamentali per restare in contatto con amici, parenti o anche semplici appassionati come noi”.

L’iniziativa delle biblioteche della nostra Regione

Proprio sulla scia di questo nuovo ruolo sociali e in un’ottica di promozione di competenze digitali e tecnologiche nuove, l’Associazione Italiana Biblioteche ha organizzato l’Italian Games Day, un’iniziativa che ha visto l’organizzazione di eventi di gioco, tornei, laboratori di app o coding. Tantissimi spazi a disposizione di utenti, di lettori e di appassionati tra Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia con più di 50 biblioteche che hanno partecipato all’iniziativa. Un modo per promuovere un divertimento sano e responsabile, per incentivare l’aggregazione sociale ma soprattutto per rivitalizzare il ruolo delle biblioteche, sempre più lasciate sole a sé stesse.

“Se prima infatti il gioco era visto come un’attività solitaria, a tratti isolante, adesso con internet e anche grazie a iniziative simili questo aspetto è cambiato – conclude l’esperta di Giochi di Slot – la socializzazione è ormai un tutt’uno con il settore del gaming, sia quello tradizionale che quello online, digitale e innovativo”. Un settore che cambia faccia e si rinnova, che si apre alle nuove generazioni, ai nuovi appassionati. Senza però dimenticare i vecchi. In un’ottica di integrazione e di passaggio che riesce a unire come non si era mai riusciti a fare.