«Il cinema, come ogni altra arte, è come un grande albero con molti rami, alcuni vecchi e grandi, altri piccoli e giovani, e le punte sono gemme e foglie che designano diverse forme, contenuti, tecniche», così Jonas Mekas definiva la settima arte e senza dubbio la sua vita può essere pienamente riassunta da questa definizione.

Ad Art City il tributo a Jonas Mekas

La mostra Under The Shadow of the Tree si colloca proprio nell’ambito della celebrazione e del festeggiamento del centesimo anniversario dalla nascita del poeta, artista e regista lituano naturalizzato americano, fuggito dalle persecuzioni della seconda guerra mondiale a New York in condizioni di totale povertà dopo essere stato deportato con il fratello Adolfas nel campo di lavoro di Elmshorn.
È proprio attorno alla figura di questo albero che viene rappresentato al centro dell’architettura “Le Corbusier” attraversandone anche il soffitto che ruota tutta la riflessione per immagini che la mostra compie sulle opere dell’autore Lituano. Durante il soggiorno a New York Mekas tenne un audio-diario nel quale raccontava la sua quotidianità. Nel 1949, dopo due mesi dal suo arrivo a New York, l’artista acquistò la sua prima cinepresa Bolex.

È sui suoi audio-diari e su fotogrammi estrapolati dagli esuberi di pellicola dei suoi film questo si basa la mostra curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi, un duo curatoriale fondato a Parigi nel 2008 che ha inventato formati espositivi basati tra arte e realtà lavorando a stretto contatto con molti artisti tra cui anche lo stesso Mekas, e promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, dall’Istituto di Cultura Lituana e dall’Ambasciata di Lituania in Italia. Durante la mostra il visitatore è immerso in un ambiente in continuo mutamento, nel quale la luce filtra dalle vetrate attraversando i fotogrammi ingranditi e applicati ai vetri investendo lo spettatore in modo diverso di minuto in minuto con il cambiare della luce. La voce dell’autore si mescola ai rumori ambientali creando questo clima di intimità con l’interiorità del cineasta e un dialogo a tu per tu con quest’ultimo.

L’ambiente fungerà da cassa armonica nella quale risuonerà la voce dell’artista e, ad esempio, le sue conversazioni sul cinema con Peter Kubelka e Stan Brakhage oltre che canti.
L’iniziativa rientra nel programma principale di Art City Bologna 2023 promosso dal comune di Bologna e BolognaFiere in occasione di Arte Fiera.
In occasione della mostra al Cinema Lumière di Bologna verrà proiettato il film documentario su Mekas, introdotto dal figlio dell’artista, Sebastian Mekas, Fragments of Paradise di KD Davison (USA/2022) costruito proprio sulla base dalle migliaia di ore di audio-diari che l’autore registrò durante il suo soggiorno a New York.

L’esposizione Under the Shadow of the Tree sarà allestita dal 2 febbraio al 26 marzo 2023 al Padiglione de l’Esprit Nouveau in Piazza della Costituzione 11, Bologna.

ASCOLTA L’INTERVISTA A FRANCESCO URBANO RAGAZZI: