Il primo lungometraggio di Marco Castaldi, visibile sulla piattaforma MioCinema, è tratto dal romanzo “Se son rose” di Massimo Vitali, scrittore e speaker di Radio Città Fujiko. Prodotto da Bella Film, in collaborazione con Rai Cinema e Kahuna e distribuito dall’Istituto Luce, “Nel bagno delle donne” vanta un cast corale e brillante, a cominciare dal protagonista Luca Vecchi dei The Pills, proseguendo con Daphne Scoccia, Stella Egitto, Francesca Reggiani, Paolo Triestino e la partecipazione di Andrea Delogu, Francesco Apolloni e Nino Frassica.

Quando la vita non ha più senso, l’unica soluzione è chiudersi nel “bagno”

“Nel bagno delle donne” è la storia di un isolamento, ma non c’entra nulla con il Covid. Il protagonista è Giacomo Roversi, 35 anni di pigrizia, un uomo che non sa e non vuole combattere. Un orso introverso, un po’ nerd ma poco social, che cammina con lo sguardo basso su uno dei suoi dispositivi senza dare alle persone quello che vorrebbero da lui: solamente un po’ di attenzione e un po’ di entusiasmo. Perde il lavoro, viene lasciato dalla moglie e per caso rimane chiuso nel bagno di un cinema d’essai. Il mondo lo ha aggredito, e la sua reazione è chiudersi a riccio, come farebbe un bambino,decidendo di rimanere bloccato in quel bagno, al riparo dalle minacce, dai fallimenti e, più in generale, dagli altri. Il suo gesto è folle, infantile, estremo, ma concretizza un desiderio che tutti gli uomini hanno. Giacomo, dentro quel bagno, si sente come un feto dentro la pancia della mamma. E così prende la decisione più importante, folle e priva di senso della sua vita: decide di rimanere lì dentro, chiuso in quel bagno, almeno per un po’. E questo potrebbe essere l’epilogo assurdo di una storia drammatica, invece è proprio a questo punto che comincia veramente la storia. Perché questogesto codardo, pazzo e infantile, porta a delle conseguenze inimmaginabili. “Nel bagno delle donne” è un’escalation di situazioni assurde, il racconto di quelle giornate che possono capitare a chiunque, in cui il lavoro, la vita privata e i guai quotidiani assediano e opprimono una persona comune. Un’opera prima divertente, con un cast affiatato e un impatto visivo, ritmico, vivace e coinvolgente.Una riflessione ironica e sorridente su un corredo di ansie e mostri collettivi che ogni giorno bussano alla nostra porta e a cui ogni tanto non vorremmo aprire.

Amalia Apicella

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