Prende ufficialmente il via la collaborazione tra OpenDDB (Distribuzioni dal Basso), rete distributiva di produzioni indipendenti in Europa, e la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD).

La collaborazione tra OpenDDB e l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

L’Archivio Audiovisivo di Roma è un archivio storico, una realtà attiva da molti anni nel campo degli audiovisivi, e svolge un lavoro preziosissimo di raccolta materiali il cui filo conduttore è legato principalmente a lotte e movimenti sociali. Il suo lavoro favorisce proprio la costruzione e la diffusione delle storie e delle memorie collettive dei movimenti sociali e dei loro protagonisti.

È nata perciò una collaborazione ufficiale, come racconta ai nostri microfoni Andrea Paco Mariani, principalmente perché la sezione contiene opere e reportage a pieno stampo documentario e altre che sono la testimonianza autentica di determinati avvenimenti storici. La scelta di collaborare è stata motivata anche dal fatto che, come ricorda lo stesso Mariani, OpenDDB non si occupa semplicemente di mettere a disposizione i lavori in streaming, ma lo fa col preciso codice etico che possiede anche riguardo all’accessibilità delle opere. La Fondazione inoltre, precisa Mariani, ha ben presente la funzione di un archivio multimediale: “Da un lato di recuperare, archiviare, restaurare questi materiali e renderli disponibili anche con nuove tecnologie, ma dall’altro tutto il tema della memoria storica condivisa”.

Il catalogo spazia dagli anni ’60 ad oggi, e si pone a metà strada tra la funzione di archivio e un approccio autoriale. I titoli disponibili al momento sono quattordici, di materiale estremamente vario ed eterogeneo: da esempi di reportage girati durante la guerra in Vietnam a film come “La tenda in piazza” (1971), del regista Gian Maria Volonté, che racconta la lotta degli operai di cinque fabbriche italiane.

Tutte le opere si potranno visionare tramite una transazione economica obbligatoria, il cui importo è libero, così da permettere ad ogni spettatore di donare secondo le proprie possibilità. Si può sempre fare riferimento al sito della piattaforma, con una sezione dedicata interamente ad AAMOD e in cui si può usufruire delle prime quattordici opere a disposizione.

Marta Baldi

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANDREA PACO MARIANI: