Negli spazi di Porta Pratello, precisamente nella Sala Cenerini di via Pietralata 58, nasce il Nuovo Cinema Pratello: «un nuovo cinema di quartiere, legato al senso di territorialità di quello che stiamo proponendo» racconta Marco Pignatiello di Arci Bologna, che organizza insieme a Ucca, l’Associazione culturale per la diffusione della cultura cinematografica aderente al circuito Arci, la rassegna “Occhio, sguardi attenti sul cinema del presente”.

Nuovo Cinema Pratello: le sette proiezioni della rassegna “Occhio”

Attraverso il linguaggio visivo e con una programmazione di 7 proiezioni e talk, il Nuovo Cinema Pratello apre lo sguardo e pone attenzione su tematiche attuali, necessarie, urgenti e connesse al mondo contemporaneo in un panorama ricco di storie che chiedono di essere conosciute. Ogni proiezione, che inizierà alle ore 21, sarà accompagnata da una presentazione o dibattito sulle tematiche trattate, il tutto ad ingresso gratuito. «I film li abbiamo scelti attingendo al catalogo di Ucca, ogni appuntamento cinematografico è legato a una tematica di tipo sociale, politico, culturale e lo facciamo coinvolgendo le realtà che abitano gli spazi di Porta Pratello. L’intenzione è che intorno al film ci sia anche un occasione di poter discutere e affrontare determinate tematiche» racconta Pignatiello.

Si parte giovedì 7 marzo con “Il terribile Inganno” documentario di Maria Arena, che segue dal 2017 al 2020 il movimento transfemminista di Non Una di Meno a Milano; il 14 marzo “After Work” di Erik Gandini, in cui si esplora cos’è oggi l’etica del lavoro e come potrebbe essere un’esistenza libera dal lavoro; il 21 marzo tocca a “La timidezza delle chiome” di Valentina Bertani, il racconto di  due gemelli omozigoti con una disabilità intellettiva e un naturale carisma.

Si continua giovedì 28 marzo con “Gli ultimi giorni dell’umanità” regia di Alessandro Gagliardo ed Enrico Ghezzi, il 4 aprile con “After the bridge” di Davide Rizzo e Marzia Toscano, l’11 aprile “Now” di Jim Rakete e infine il 18 aprile si conclude con il documentario della resistenza bolognese “The forgotten front” di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzan.

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