Bologna, Cantina Bentivoglio, ore 22, Laboratorio Orchestrale Bologna In Jazz Michele Corcella, composizione e direzione; Federico Pierantoni, trombone; Alfonso Deidda, Cristiano Arcelli, Marcello Allulli, ance; Glauco Venier, pianoforte; Stefano Senni, contrabbasso; Alessandro Paternesi, batteria. Con la partecipazione degli studenti delConservatorio “G. B. Martini” di Bologna – Ferrara, Torrione Jazz Club, ore21,30 Zeno de Rossi Trio “Elpis” Francesco Bigoni, sax tenore e clarinetto; Giorgio Pacorig, pianoforte e pianoforte elettrico; Zeno De Rossi, batteria – Forlì, Sala Mazzini,ore 21:30 Peter Bernstein Quartet Peter Bernstein, chitarra; Sullivan Fortner, pianoforte; Doug Weiss, contrabbasso; Roberto Gatto, batteria.

Laboratorio Orchestrale Bologna In Jazz – Con il Laboratorio Orchestrale Bologna in Jazz, ideato da Michele Corcella, prende vita a Bologna, città di riferimento per il jazz italiano, un nuovo ensemble stabile. Il Laboratorio avrà sede presso la Cantina Bentivoglio, storico jazz club situato nel cuore del centro storico della città, e vedrà la presenza sul palco di nomi importanti del jazz italiano, affiancati da studenti del Conservatorio di Bologna, da anni ormai consolidata fucina di giovani talenti. Segno distintivo del Laboratorio sarà la continua scrittura di nuove composizioni, che saranno presentate a ogni singolo concerto, consentendo al pubblico di assistere sempre all’esecuzione di prime assolute.

Zeno De Rossi – Capace di muoversi con estrema abilità e sensibilità in contesti di musica jazz, sperimentale, d’avanguardia, pop e rock, il batterista e compositore Zeno De Rossi (Verona – 1970),  è uno dei musicisti più richiesti nell’attuale scena musicale italiana.  Autodidatta, è influenzato sin dagli inizi dall’ascolto dei dischi del padre (contrabbassista) e dei fratelli maggiori (uno dei quali percussionista), ricavandone suggestioni che costituiscono il fattore predominante della sua formazione musicale.  La sua versatilità stilistica lo ha portato a collaborare, tra gli altri, con: Chris Speed, Wayne Horvitz, Dave Douglas, Cuong Vu, Greg Cohen, Mike Patton, Briggan Krauss, Anthony Coleman, Marc Ribot, Steven Bernstein, David Krakauer, Josh Roseman, Kurt Rosenwinkel, Jamie Saft, Ted Reichman, Frank London, Ralph Alessi, Jessica Lurie, Jim Black, Giovanni Maier, Francesco Bearzatti, Gianluca Petrella, Franco D’Andrea, Gianni Gebbia, Daniele D’Agaro, Marco Cappelli, Cristina Zavalloni, Mark Orton, Gary Valente, David Murray, Amy Denio, Massimo Pupillo, Carla Bozulich, Ben Goldberg, Gary Lucas, Curtis Hasselbring, Enrico Rava, i Tenores di Bitti, The Klezmatics, Antonello Salis, Gianluigi Trovesi, Alexander Balanescu, Frank Lacy, Han Bennink, Mat Maneri, Nada, Howe Gelb, Hindi Zhara. A partire dall’anno 2003 fa parte del gruppo di Vinicio Capossela, grazie al quale ha avuto modo di collaborare e confrontarsi con artisti delle più variegate estrazioni, come Roy Paci, Matteo Salvatore, Flaco Jimenez, Shane Mac Gowan, Vinicius Cantuaria, Mario Brunello, Calexico, Enzo Del Re, Adamo, Raiz, Paolo Rossi, Ginevra Di Marco, Alfio Antico etc. Ha registrato a proprio nome due dischi con il progetto SULTRY: “Sultry” (Splash 2001) e “Plunge” (El Gallo Rojo Records 2005); due con il progetto KRIMINAL MUSEUM:  “Plateau Phase” (Chocolate Guns 2002), “The Legend of Sleepy Hollow” (Punto Rojo/Backerai 2005); e due con il progetto SHTIK: “Me’or ‘Einayim” (El Gallo Rojo Records 2007) e “The Manne I Love! VOL.1&VOL.2.” (El Gallo Rojo Records 2010), quest’ultimo interamente dedicato alla musica di Shelly Manne. Collabora in numerosi progetti musicali tra i quali GUANO PADANO, Wayne Horvitz EUROPEAN ORCHESTRA, Enrico Rava PM JAZZ LAB, Francesco Bearzatti TINISSIMA QUARTET, Franco D’Andrea TRIO / SEXTET / OCTET, Mauro Ottolini SOUSAPHONIX, Simone Zanchini QUARTET, Gabriele Coen QUINTET, Vesna Pisarovič THE GREAT YUGOSLAV SONGBOOK.  Co-fondatore e membro del collettivo El Gallo Rojo a partire dal 2005, partecipa, inoltre, a molte delle formazioni nate in seno al collettivo stesso come ROPE, MICKEY FINN, MIDNIGHT LILACS, THE LEAPING FISH TRIO, HOUDINI’S CAGE, GALLO & THE ROOSTERS, Enrico Terragnoli ORCHESTRA VERTICAL e Alfonso Santimone LASER PIGS / THRILL.  Attualmente dirige un trio con Giorgio Pacorig (fender rhodes) e Francesco Bigoni (sax tenore e clarinetto), uno di nuova formazione denominato ZENOPHILIA con Piero Bittolo Bon (sax alto e flauto basso) e Filippo Vignato (trombone) e, inoltre, il gruppo SHTIK, progetto ad organico variabile che vede la commistione tra il jazz e la musica di matrice ebraica, cultura dalla quale Zeno è particolarmente influenzato. Ha registrato per molte etichette prestigiose come ECM, Atlantic, Warner Bros, Nonesuch, Blue Note, Tzadik e Ipecac.  

Peter Bernstein – Il chitarrista jazz Peter Bernstein fa parte della scena jazz di New York e all’estero dal 1989. Durante questo periodo ha partecipato a numerose registrazioni ed esibizioni con musicisti di tutte le generazioni. Come leader, Peter ha pubblicato nove album e un DVD. Come sideman Peter è apparso in gruppi guidati da Sonny Rollins, Bobby Hutcherson, George Coleman, Lou Donaldson, Dr. Lonnie Smith, Fathead Newman, Joshua Redman, Brad Mehldau, Diana Krall, Lee Konitz, Jimmy Cobb e molti altri. I progetti attuali includono il suo album, Monk, con Doug Weiss e Bill Stewart, un disco solista recentemente pubblicato, Solo Guitar – Live at Smalls, e l’acclamato trio di organi con l’organista Larry Goldings e il batterista Bill Stewart.

I Miti del Jazz

Fats Navarro – Trombettista jazz americano. È stato un pioniere dello stile bebop dell’improvvisazione jazzistica negli anni ’40. Ha avuto una forte influenza stilistica su molti altri giocatori, incluso Clifford Brown. Navarro è nato a Key West, Florida, Stati Uniti, di origine cubana, africana e cinese. Ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di sei anni, ma non è diventato serio riguardo alla musica fino a quando non ha iniziato a suonare la tromba all’età di tredici anni. Era un amico d’infanzia del batterista Al Dreares. Quando si diplomò alla Douglass High School, voleva essere lontano da Key West e si unì a una band da ballo diretta nel Midwest.Navarro ha acquisito una preziosa esperienza in tournée in gruppi, tra cui la band del territorio di Snookum Russell, dove ha incontrato e influenzato un giovane J.J. Johnson. Stanco della vita on the road, Navarro si stabilì a New York nel 1946, dove la sua carriera decollò. Ha incontrato e suonato, tra gli altri, con Charlie Parker.Ma Navarro era in grado di richiedere uno stipendio alto e non si unì a uno dei gruppi regolari di Parker. Ha anche sviluppato una dipendenza da eroina, tubercolosi e un problema di peso. (Era soprannominato “Fat Girl” a causa del suo peso e della sua voce acuta.) Queste afflizioni portarono a un lento declino della salute. Navarro fu ricoverato in ospedale il 1 luglio 1950 e morì cinque giorni dopo, il 6 luglio, all’età di 26 anni. La sua ultima esibizione fu con Charlie Parker il 1 luglio al Birdland. Navarro ha suonato nelle big band di Andy Kirk, Billy Eckstine, Benny Goodman e Lionel Hampton e ha partecipato a sessioni di registrazione in piccoli gruppi con Kenny Clarke, Tadd Dameron, Eddie “Lockjaw” Davis, Coleman Hawkins, Illinois Jacquet, Howard McGhee e Bud Powell Navarro morì di tubercolosi e dipendenza da eroina a New York City il 6 luglio 1950, e lasciò la moglie Rena (nata Clark, 1927-1975) e sua figlia Linda (1949-2014). Fu sepolto in una tomba anonima, numero 414, al Rose Hill Cemetery di Linden, nel New Jersey. Nel 1982, Navarro è stato inserito nella DownBeat Hall of Fame. Nel settembre 2002, amici e familiari hanno dedicato una lapide per la tomba di Fats Navarro. L’evento di dedica è stato sponsorizzato dalla Jazz Alliance International mentre il giorno di esso è stato proclamato come Fats Navarro Day dal sindaco di Linden. Durante la cerimonia, il Linden High School Choir ha eseguito “Amazing Grace”, mentre il trombettista Jon Faddis ha suonato “Nostalgia” di Navarro. La notte dello stesso giorno, 14 trombettisti si sono uniti a una sezione ritmica stellare per onorare il libro di canzoni di Navarro al Jazz Standard di Manhattan. Faddis, che ha assemblato la sezione sotto la direzione musicale di Don Sickler, era accompagnato dal batterista Billy Drummond, dal bassista Peter Washington e dal pianista James Williams.