Si svolgerà domani lo sciopero nazionale del settore privato proclamato dall’Unione Sindacale di Base (Usb). La protesta arriva dopo l’ennesima strage sul lavoro, quella di Firenze nel cantiere Esselunga dove hanno perso la vita quattro operai e un quinto risulta ancora disperso.
«Basta stragi, basta impunità: vogliamo l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro – scrive Usb in una nota – Esprimiamo vicinanza alle famiglie e ai colleghi: in queste ore è la prima considerazione che riusciamo a fare, che viene spontanea. Altre famiglie in lutto perché le imprese pensano solo a far soldi e se ne fregano della vita degli operai».

Lo sciopero contro i morti sul lavoro, Usb proclama l’agitazione dopo la strage di Firenze

Usb esprime rabbia perché «il governo si rifiuta di affrontare il tema della sicurezza sui posti di lavoro – sostiene il sindacato – Ricordiamo le dichiarazioni della ministra Calderone che, a pochi giorni dal suo insediamento, sosteneva che la sicurezza sarebbe stata una priorità: ricordiamo la convocazione delle parti sociali, i grandi proclami e poi, in concreto, l’approvazione di nuove regole, come quelle sugli appalti, che abbassano ulteriormente le tutele».

Sul tema Usb ha raccolto le firme per presentare una legge di iniziativa popolare che introduca nel nostro ordinamento il reato di omicidio sul lavoro. «Non bastano più controlli, serve un deterrente per il padronato», spiega ai nostri microfoni Luigi Marinelli di Usb Bologna.
Per il sindacato di base è lo sfruttamento il mandante degli omicidi dei lavoratori, un’organizzazione del lavoro imposta dagli industriali che si poggia sul sistema degli appalti, sul lavoro nero e sulla logica del massimo risparmio sui diritti e sulla sicurezza, sulla complicità dei governi.

Lo sciopero di martedì 20 febbraio durerà 8 ore e riguarda a livello nazionale tutto il settore privato con l’esclusione delle aziende sottoposte alla legge sui servizi minimi essenziali 146/90 e alle norme contrattuali che impongono il preavviso di 10 giorni.
A Bologna ci sarà anche un presidio presso la Prefettura in Piazza Roosevelt dalle ore 17.00 e un analogo presidio si svolgerà a Roma.

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