La strage di Suviana è la goccia che fa traboccare il vaso. In tutta Italia si sta svolgendo lo sciopero generale di Cgil e Uil, che tra i punti della piattaforma aveva proprio la sicurezza sul lavoro.
A Bologna lo sciopero è stato raddoppiato ed esteso anche al settore pubblico proprio come risposta alle vittime registrate nell’incidente alla centrale idroelettrica del bacino di Suviana.

«Adesso basta!», lo sciopero generale contro le morti sul lavoro

La manifestazione bolognese ha avuto il concentramento in piazza XX settembre. Da qui è partito un corteo che ha imboccato via Indipendenza. Accanto ai sindacati anche i rappresentanti delle istituzioni, dal sindaco di Bologna Matteo Lepore al presidente della Regione Stefano Bonaccini, insieme a diversi esponenti delle rispettive giunte.
Intanto per l’incidente di Suviana la Procura di Bologna ha aperto un’indagine con l’ipotesi di reato di disastro e omicidio colposo.

«Sono morti di appalto», dichiara Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna, riferendosi alla strage di Suviana. «Dopo il cantiere a Firenze dell’Esselunga, dopo Brandizzo, non è accettabile», continua il sindacalista, che riporta anche come lo sciopero bolognese abbia avuto un’adesione alta.
Nel frattempo i soccorritori nella centrale idroelettrica avrebbero individuato il corpo di uno dei quattro dispersi. Il bilancio delle vittime, quindi, si aggrava.

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Sciopero generale

In seguito alla strage anche Usb ha proclamato sciopero. Il sindacato di base si è dato appuntamento alle 10.30 davanti alla sede bolognese di Confidustria.
Usb nei mesi scorsi ha anche raccolto le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare volta a introdurre nel codice penale il reato di omicidio sul lavoro. Una proposta che è già stata rigettata dal ministro della Giustizia del governo italiano, Carlo Nordio.