Prima vittima dell’inverno a Bologna. Il corpo di un uomo è stato ritrovato senza vita nei pressi della stazione ferroviaria. Dispiacere e senso d’impotenza nei volontari dell’Unità mobile di Piazza Grande.

Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte di un clochard ucraino di una quarantina d’anni. Potrebbe essere stato un malore a spezzare la vita dell’uomo, che dormiva in via Barozzi, molto vicino al piazzale est della stazione.

“Non lo conoscevamo. Ci sentiamo impotenti” dice Erica Foy, dell’Unità mobile dell’associazione Piazza Grande, che si occupa di assistenza a quanti dormono all’aperto, che spiega come anche ieri notte i volontari si trovassero sul posto a distribure coperte, vestiti e pasti. Lo scoramento è ancor più grande, con la partecipazione tipica di chi è impegnato in questo campo, perchè “ieri sera siamo passati da via Barozzi e la situazione era tranquilla, quindi oggi è stato triste sapere quanto accaduto, perchè eravamo lì, e forse avremmo potuto cambiare le cose se fossimo passati un pò prima o un pò dopo” racconta amara Erica.

“A noi non aveva richiesto un posto letto, se una persona non vuole accedervi ha la libertà di farlo.” spiega la volontaria

Sono numerose le richieste per i posti letto messi a disposizione dal piano freddo del Comune, anche se le strutture che sono state individuate quest’anno sono ai margini della città, e questo costituisce un deterrente per i più resistenti ad entrare.

“Siamo l’ultimo monitoraggio per intercettare gli interventi d’emergenza, -conclude Erica Foy- resta l’impotenza di non aver fatto abbastanza di fronte ad un fenomeno che sta crescendo.”