La musica, la danza, e l’incanto solenne della Basilica di San Petronio saranno i protagonisti di una serata davvero unica. Il 7 novembre a Bologna, col titolo di “Memorare”, prende forma l’idea di Vittoria Cappelli e Valentina Bonelli, che – con la collaborazione di Roberto Giovanardi – è stata curata anche da don Stefano Culiersi, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano di Bologna. Questo maestoso progetto che coniuga architettura, coreografia e musica all’interno della Basilica è un invito alla meditazione, alla riflessione su quanto stiamo vivendo nel nostro problematico presente, e ricondurci alla saggezza del “ben vivere”.

Il programma coreografico sarà aperto dall’assolo La morte del cigno, composta nel 1905 a San Pietroburgo da Michail Fokin.  I musicisti eseguiranno dal vivo Il Cigno, tratto dal Carnevale degli animali di Camille Saint-Saens.

Verranno rappresentati due titoli del coreografo Roland Petit,  Méditation de Thaise e La rose malade, quest’ultima ispirata dai versi decadenti di William Blake. Sarà la voce registrata dello stesso Petit a declamare i versi di Blake, mentre Cinzia Campagnoli all’arpa, Elena Maury e Alessandra Talamo ai violini, Florinda Ravagnani alla viola e Eva Zahn al violoncello interpreteranno l’Adagietto della Quinta Sinfonia di Mahler.

Musica, danza, meditazione in una serata gratuita e aperta a tutti, previo prenotazione

Il 7 novembre vedrà la luce una nuova “Ave Maria”, commissionata appositamente per Memorare. La coreografa Stefania Ballone ha tratto ispirazione dalla Terza canzone di Ellen, che Franz Schubert compose nel 1825 sul poema epico “The Lady of the Lake” di Walter Scott.

Il maestro Michele Vannelli dirigerà il coro della Cappella musicale di San Petronio, facendo rivivere composizioni di Bruckner, Brahms, Poulenc. Gli organi plurisecolari della Basilica (unici al mondo per antichità e stato di conservazione) verranno suonati dallo stesso Michele Vannelli e da Francesco Tasini, su pagine di Aurelio Bonelli e Girolamo Frescobaldi.

Scendendo più nel dettaglio del programma, la Cappella musicale affronterà un brano che racchiude in sé la tematica dell’iniziativa. E’ il mottetto “Warum?” nel quale Brahms propone con enorme forza emotiva la domanda sul male. Partendo dalle parole di Giobbe, l’evoluzione del brano porterà alla consolazione e alla pace, nella speranza di quel “dopo”, di quell’”oltre” che è patrimonio dei credenti.

Altrettanto  struggente sarà ”Salve regina” l’antifona mariana che –nell’interpretazione di Francis Poulenc – è supplica dall’abisso della valle di lacrime. Il compositore fece questo lavoro nel 1941, scosso dalla potenza distruttiva della guerra mondiale.

Apertura e chiusura della serata saranno affidate alla magia degli storici organi della Basilica. Il benvenuto ai presenti verrà offerto dalla “Toccata Athalanta” di Aurelio Bonelli. Il congedo sarà invece sulle note della “Toccata quinta” di Girolamo Frescobaldi, con l’atmosfera giocosa del Barocco che tanto ha significato per Bologna e per la stessa Basilica.

Un evento davvero straordinario e unico. Il sindaco Matteo Lepore ha sottolineato come l’evento rappresenti anche un’occasione per conoscere la nostra Basilica, e per immergersi nel suono dei due organi che rappresentano un’assoluta peculiarità bolognese.

La serata è gratuita e aperta a tutti, previo prenotazione al sito del Teatro Comunale tramite la piattaforma eventbrite. Si raccomanda l’ingresso in Basilica alle ore 20,30.

Sergio Fanti

ASCOLTA L’INTERVISTA A VITTORIA CAPPELLI E VALENTINA BONELLI: