Se c’è chi si domanda come è possibile che l’estrema destra di Giorgia Meloni abbia preso il potere in Italia, una delle risposte riguarda anche i favori che i governi precedenti le hanno fatto inseguendo i temi le politiche xenofobe. Tra queste ultime figura il Memorandum Italia-Libia, siglato nel 2017 dall’allora ministro degli Interni Marco Minniti del Pd.
Secondo i dati di Amnesty International, il Memorandum ha prodotto 1550 morti e 32mila prigionieri nei lager libici e da tempo le associazioni che si occupano di migrazioni ne chiedono l’abolizione.

Abolire il Memorandum Italia-Libia, la mobilitazione con la destra al governo

Il tema dell’immigrazione sarà uno dei cavalli di battaglia del nuovo governo e su di esso è probabile si concentrino diversi provvedimenti. Anche se la questione dei flussi migratori non è più al centro dell’attenzione come prima della pandemia, in campagna elettorale Giorgia Meloni ha detto più volte di voler praticare un “blocco navale” nel Mediterraneo, per impedire che sulle coste italiane arrivino i barconi carichi di rifugiati.
Una misura di difficile attuazione, ma non è difficile immaginare che in ogni caso le politiche della destra porteranno ulteriori morti e sofferenze per le persone che cercheranno di raggiungere l’Europa.

Questo pomeriggio, alle 18.30 in Montagnola, Mediterranea Saving Humans promuove il dibattito “Contro il Memorandum Italia-Libia. Cambiamo Rotta“. All’incontro prenderanno parte Giuditta Pini dell’Associazione Garanti di Mediterranea, il portavoce di Refugees in Libia David Yambio, il cappellano di Mediterranea don Mattia Ferrari, il segretario della Fiom di Bologna Michele Bulgarelli, la delegata del settore immoigrazione della Cgil Anna Maria Margutti e Sergio Caserta, coordinatore de Il Manifesto in Rete.
«Probabilmente la strada per la cancellazione del Memorandum è in salita stando alle dichiarazioni della destra – osserva ai nostri microfoni Gianfranco Brogli, uno degli organizzatori – Le proposte che abbiamo sentito sono difficilmente attuabili e contrarie alla Costituzione».

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIANFRANCO BROGLI:

La mobilitazione bolognese contro il Memorandum, però, non finisce qui. La rete “Libertà era restare – Sulla stessa barca” promuove per le 16.00 di domenica prossima, 2 ottobre, la manifestazione “Contro il rinnovo del Memorandum Italia-Libia“. L’iniziativa si svolgerà in un luogo particolare, il Giardino 3 Ottobre 2013, fra via Papini e Via Corticella, che porta la data della strage di Lampedusa, in cui morirono 368 persone.