Va in scena giovedì 2 dicembreKiva”, il nuovo lavoro teatrale di Masque Teatro ad AtelirSì, via S. Vitale n. 69 alle 19:30.

Performance, teatro, corpo e magia ad AtelierSì

Lo spettacolo prende lo stesso nome che utilizzavano gli indiani Hopi del New Mexico per designare la stanza segreta delle iniziazioni “Kiva” che custodiva i serpenti ammaestrati ed utilizzati per i rituali. Ad uno di questi rituali fu partecipe Aby Warbourg e che poi descrisse nella sua conferenza “Il rituale del serpente”. Sono le impressioni dello storico dell’arte tedesco a dare le suggestioni per la visionaria performance di Masque Teatro.

La performance gioca sul potere psichico delle immagini e compie un’indagine sul movimento, le azioni sono scomposte e ritmate fino a generare un potenziamento di energia e presa di coscienza. Come dice ai nostri microfoni Lorenzo Bazzocchi, alla regia dello spettacolo «rimanda pienamente ai concetti freudiani di “rimozione” e “ritorno del rimosso” e su questa duplice congiunzione un passato che ritorna molteplice nel presente sotto forma anche incognita su cui si basa tutto il teorema che utilizziamo per la nostra indagine sul movimento». Un ritorno su se stessi vincendo lo spettro della ripetizione tramite la parcellizzazione delle azioni, drammaturgia e coreografia.

Movimento, magia e simultaneità sono gli elementi che caratterizzano questa danza che spazia tra l’umano e l’animale, tra l’imitazione magica e il sacrificio. «Trovare le medesime inconsistenza di un nascondimento che il rettile riesce a mettere in atto prima di balzare, di colpire», la parole di Lorenzo per cercare di introdurci nel concepire il movimento della figura non come una modifica o l’attualizzarsi di uno stato ma come il manifestarsi sincronico di energie multiple condensantesi sul corpo che infine cessa di esistere «il corpo si tramuta in figura, la perda, diventa ectoplasma e quindi tutto il nostro lavoro alla fine è per generare una nuova specie, una sorta di nuovo essere».

ASCOLTA L’INTERVISTA A LORENZO BAZZOCCHI: