Polletti
Nel gergo giovanile bolognese indegno è qualcosa di eccezionale e stimolante, come la percezione che ha della vita un ventenne qualsiasi o, più nello specifico, che ha della vita a Bologna una matricola fuorisede qualunque.
Bologna Indegna è il titolo di un libro che verrà presentato il 13 giugno presso la Libreria Trame di via Goito e che racconta il primo anno di università del damsiano Mario Polletti.
Ideato e scritto dalla mente di disegnatore di Antonio Mirizzi e realizzato grazie al contributo grafico di Simona Calà e dalle penne di Thea Pellegrini, Cassandra Mevio Gibert, Samuele Brutti e Alessandra di Vanna, il progetto ha preso vita grazie al sostegno di centinaia di persone sul web. I sei autori – studenti dell’Alma Mater – hanno realizzato l’opera avviando una campagna di crowdfounding sulla piattaforma Ginger e un mirato piano di promozione sui social durante tutto lo scorso anno.
Se il volto del protagonista Mario Polletti è già noto ai più grazie ad un profilo Facebook creato ad hoc, anche le avventure del damsiano più famoso degli ultimi anni stanno per essere raccontate. In parte con il volto di un fumetto e in parte tramite una narrazione in prosa, in otto capitoli il paesanotto Mario si trova a rimettere in discussione sé stesso, le certezze di una vita e le proprie relazioni alla luce dei cambiamenti che la straordinaria ed anomala esperienza del fuorisede porta con sé. All’interno di un’atmosfera torbida – che ricorda uno dei Pazienza più noti – e di una narrazione eccezionalmente introspettiva, la storia di Mario riesce ad essere uno scorcio sulla vita di tutti quegli studenti che passano o sono passati per le strade del capoluogo emiliano.
Nei dialoghi esilaranti con il pedante e sciocco collega Cosimo e in quelli malinconici delle confidenze alla saggia coinquilina Arianna, Mario riflette per la prima volta sulla solitudine, la paura del sentirsi grandi e la curiosità delle mille tentazioni che genera l’improvviso scontro con la vitalità di Bologna. Combattuto tra la fascinazione verso una vita sregolata e la pacata indole da sfigatello di provincia, il primo anno da universitario di Mario è vissuto nell’estremizzazione di un sentimento di spaesamento e nel goffo tentativo di sentirsi finalmente adulti.
Sarà in quelle notti che finiscono solo dopo l’alba che Mario farà alcuni incontri “tipici” con la fauna bolognese, ricevendo impensabili moniti virgiliani che gli permetteranno di comprendere come, in realtà, la sua sia “l’età più facile – e splendida – da vivere”.
Egidia Morabito