Questa sera, alle 20.00 in piazza Santo Stefano, si svolgerà uno spettacolo unico nel suo genere. Per festeggiare il suo decimo compleanno, l’Orchestra Senzaspine darà vita ad un “concerto informale”, ad ingresso gratuito, senza palco, senza amplificazione, senza illuminazione, ma anche senza sedute.
L’obiettivo è quello di «rompere i muri» che spessono dividono la musica classica da un suo accesso di massa. E questo è stato proprio lo spirito che ha guidato l’operato dell’Orchestra Senzaspine fin dalle origini, fin dal concerto informale in piazza Verdi del 2013, quando è nata l’orchestra stessa.
10 anni di Orchestra Senzaspine: il concerto informale in piazza Santo Stefano
È il direttore dell’Orchestra Senzaspine, Tommaso Ussardi, a ripercorrere ai nostri microfoni come nacque tutto. «L’avventura è nata da un gruppo di amici che avevano voglia di riportare la musica classica al centro – spiega Ussardi – Il mio caro amico pianista Matteo Rubini finito il conservatorio è finito in una sorta di buca depressiva, come spesso accade a chi finisce il percorso di studi e non sa che ne sarà del suo futuro. Il concerto di piazza Verdi fu una sorta di tentativo per dare un’opportunità a Matteo. E proprio stasera ripeterà quella fantastica esperienza».
Da quel concerto informale, sotto i portici di piazza Verdi davanti al Teatro Comunale, l’Orchestra Senzaspine però di strada ne ha macinata. Ha creato una propria scuola di musica, ha vinto l’assegnazione di quello che poi è diventato il Mercato Sonato, ha arricchito stagioni al Teatro Duse, per poi allargarsi a livello regionale e nazionale, ma anche la vittoria al Premio Abbiati. «È un premio importantissimo – sottolinea il direttore – e per la prima volta nella sua storia è arrivata ad un’orchestra nata dal basso, che unisce l’attivismo con l’alta qualità».
È proprio questa la cifra dell’Orchestra Senzaspine, quella di unire l’accademia della musica classica con la popolarità per la sua fruizione.
«La musica è di tutti e tutte – continua Ussardi – e noi abbiamo sempre cercato di rimuovere quei muri e quegli stereotipi che si sono creati nel tempo».
Oltre a suonare nuovamente alcuni brani che furono eseguiti nel concerto delle origini, per la prima volta questa sera in piazza Santo Stefano l’Orchestra Senzaspine Junior, composta dalle nuove leve in seno ai corsi di musica, si unirà ai musicisti “senior”.
Dopo aver costruito tantissimo, anche grazie al Mercato Sonato, fra poche settimane l’orchestra perderà la sua “casa” perché lo stabile di San Donato è al centro di un progetto di ristrutturazione dell’Amministrazione comunale.
L’orchestra però non teme e si affida alle garanzie del Comune per trovare una nuova casa ai servizi e alle attività di Senzaspine.
ASCOLTA L’INTERVISTA A TOMMASO USSARDI: