Nelle ambite scuole bolognesi si registrano tensioni tra le insegnanti e la dirigente scolastica sul tema della lunghezza dell’intervallo. L’escalation avrebbe portato a provvedimenti disciplinari. Secondo i Cobas la dirigente utilizza un metodo nei rapporti non corretto e che viola la libertà di insegnamento e le decisioni collegiali. “Ci rivolgeremo al provveditorato”.
Ambitissime per la loro collocazione, sui colli bolognesi, e per la qualità dell’insegnamento, le scuole Longhena sono da alcuni giorni al centro di uno scontro che si sta consumando tra la dirigente scolastica, Giovanna Facilla, e le insegnanti.
Il casus belli riguarda l’intervallo, che secondo la preside è troppo lungo, nonostante la durata sia stata decisa e ratificata nel Consiglio d’Istituto. Una posizione che non vede d’accordo le insegnanti, che considerano l’intervallo parte integrante dell’attività didattica, mediata attraverso il gioco, e rivendicano la libertà di insegnamento prevista dalla legge.
La tensione, poi, è salita con l’ipotesi di sanzioni disciplinari nei confronti delle insegnanti, notizia che dà il polso di quanto sia tesa l’atmosfera.
“Il nodo di fondo – spiega Sandro Palmi dei Cobas Scuola – è rappresentato dai metodi utilizzati dalla dirigente scolastica, che non riteniamo adeguati nel rapporto con le insegnanti, e talvolta oltre le sue funzioni“. Il sindacalista ipotizza che possa trattarsi di una prima conseguenza della legge 107, la cosiddetta riforma della “Buona scuola”, che ha dato maggiori poteri ai dirigenti scolastici.
In ogni caso, il sindacato fa sapere che si rivolgerà agli enti gerarchicamente più alti, l’Ufficio Scolastico provinciale e regionale, per sollevare la questione.
“Non si può pensare di imporre decisioni – insiste Palmi – con uno stile che assomiglia più a quello di una caserma che a quello di una scuola, dove le decisioni si prendono in modo collegiale”.
Il prossimo 15 marzo si svolgerà una riunione del Consiglio d’Istituto e quella potrebbe essere l’occasione per discutere di quanto sta accadendo.