Martedì 5 dicembre alle ore 20:30 nella Sala consiliare del Palazzo comunale di San Giovanni in Persiceto vi sarà la presentazione del graphic novel “L’ombra non è mai così lontana” di Leila Marzocchi.

Una raccolta di testimonianze e biografie diventa fumetto per non dimenticare gli orrori fascisti

“L’ombra non è mai così lontana” è un po’ fumetto e un po’ raccolta illustrata di testimonianze, storie e citazioni. L’opera unisce infatti due storie: l’esperienza familiare della scrittrice e la memoria collettiva della Shoah.

Leila Marzocchi racconta l’esperienza di sua zia che fu insieme alla famiglia vittima del rastrellamento operato dalle SS tedesche guidate dai fascisti locali con lo scopo di eliminare i partigiani della zona: «Mi sono basata su un’intervista che è stata fatta a mia zia da degli storici nel 2004, come reduce del lager di Bolzano, nella quale ha ricordato la notte tra il 4 e il 5 dicembre 1944 quando vennero rastrellati dalle SS» ricorda Leila Marzocchi.

Il silenzio dei sopravvissuti è uno dei temi centrali del fumetto, l’autrice stessa ci tiene a ricordare che la memoria è una conquista su cui si lavora perché molti sono ancora quelli che tacciono: «Io sapevo di quello che era successo agli ebrei ma era una cosa lontana nel tempo e quando seppi che mia zia era stata in un lager per me fu una cosa veramente scioccante, non riuscivo a unire il mio presente di benessere al passato che aveva avuto mia zia, che per me era un incubo, il vertice della crudeltà umana» ha ricordato la scrittrice.

La storia che Leila Marzocchi decide di intrecciare al proprio vissuto è quella di Simon Wiesenthal, che porta così l’esempio di un sopravvissuto che ha votato gran parte della propria vita proprio per far sì che si preservasse la memoria delle violenze: «Ho messo Wiesenthal per questo motivo perché è una figura che ha agito, ha ribaltato la sua situazione, sopravvisse all’Olocausto e la sua missione da quel momento fu cercare le prove per mandare a processo le SS» descrive Leila Marzocchi.

ASCOLTA L’INTERVISTA A LEILA MARZOCCHI: