Dopo la vertenza di Logista, che ha licenziato i suoi lavoratori attraverso un messaggio su WhatsApp, ancora una vertenza nel mondo della logistica del territorio metropolitano bolognese e ancora modalità di licenziamento alquanto discutibili. La storia riguarda la Work Più, un’azienda che lavora in appalto per Nexive, società acquisita da Poste Italiane.
A fine giugno scorso, leggendo un giornale specializzato, alcuni lavoratori hanno scoperto che il capannone in cui operano veniva messo in affitto e hanno capito in questo modo che il proprio posto di lavoro era a rischio.

Logistica, un annuncio di affitto mette a rischio il posto di lavoro

«Abbiamo chiesto un incontro sia a Nexive che a Work Più – spiega ai nostri microfoni Tiziano Loreti, sindacalista dei Si Cobas – Nexive ovviamente non ci ha risposto, mentre Work Più ha negato che la notizia fosse vera».
In realtà, 15 lavoratori diretti di Nexive hanno ricevuto la comunicazione che verranno ricollocati in un altro sito produttivo, che non è ancora stato comunicato. Incrociando le due notizie, dunque, è verosimile che le 50 persone che operano nello stabilimento di Bargellino, frazione di Calderara, rischino di perdere il posto di lavoro.

Oggi si dovrebbe tenere un incontro tra Nexive e Work Più dal quale dovrebbe emergere la decisione padronale e il destino dei lavoratori. Nel frattempo i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e sono pronti a dare vita a scioperi e blocchi per impedire che il magazzino venga svuotato e salvaguardare il proprio posto di lavoro. Inoltre si procederà anche per vie legali, poiché risulta che i lavoratori di Work Più rispondessero direttamente al personale di Nexive, generando così un problema di intermediazione di manodopera.
«Probabilmente si aprirà anche un tavolo in Città Metropolitana – osserva Loreti – ma le soluzioni in questi casi prevedono sempre e solo una buona uscita e i lavoratori sono giovani, nessun bonus coprirebbe le loro esigenze».

Quella di Bargellino non è la prima né l’unica vertenza che riguarda la logistica. Un settore tutt’altro che in crisi, che con la pandemia ha anzi incrementato il proprio volume di affari. «Questi lavoratori non si sono mai fermati – sottolinea l’esponente dei Si Cobas – e mentre prima venivano definiti eroi, oggi valgono meno di un pacco, su cui almeno è scritto “maneggiare con cura”».
Oltre a Work Più e Logista, le vertenze aperte nella logistica bolognese riguardano ad esempio Ups e Xp.

ASCOLTA L’INTERVISTA A TIZIANO LORETI: