Grande scalpore per la sentenza della Cassazione che rende non obbligatorio l’arresto preventivo per gli autori di stupri di gruppo. La Casa delle Donne: “Si rischia l’intimidazione delle vittime e un calo delle denunce”.
È semplicemente scioccante la sentenza emessa ieri dalla Cassazione sullo stupro di gruppo. I giudici hanno stabilito che l’arresto preventivo degli autori del crimine non sarà più automatico, ma dovrà decidere di volta in volta il giudice, che potrà disporre anche misure alternative.
La sentenza ha suscitato polemiche trasversali nel mondo della politica, ma soprattutto da parte delle associazioni di donne e dei centri antiviolenza.
“Non prevedere l’arresto preventivo – spiega ai nostri microfoni Susanna Bianconi, presidentessa della Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna – esporrà a rischi le vittime stesse dello stupro”. È possibile, infatti, che gli autori della violenza tentino di inquinare le prove, ma ancor più provino a spaventare ed intimidire le vittime, inducendole a ritrattare la denuncia.
In alcuni casi, poi, l’arresto preventivo serviva ad impedire anche la reiterazione del reato.
Vi è poi un ulteriore effetto negativo che la sentenza della Cassazione potrebbe produrre. “Già oggi – spiega Bianconi – vengono denunciati appena il 2-3% degli stupri. Una sentenza di questo tipo costituisce un forte deterrente per le donne a denunciare la violenza subita”. Il sistema giudiziario, invece, dovrebbe incoraggiare la denuncia di reati ed assistere e sostenere le vittime.
La sentenza, inoltre, attiene anche ad una questione di sensibilità e di preparazione sulla materia dei reati sessuali. La sentenza, infatti, lascia alla discrezione del singolo giudice la facoltà di disporre o meno l’arresto.
“Il problema – sottolinea la presidentessa della Casa delle Donne – è che molti giudici in Italia non hanno una sensibilità su questo tema e spesso nemmeno la formazione adeguata. Se in linea di principio generale, infatti, è giusto che si decida di volta in volta, nel caso degli stupri l’arresto preventivo è sempre necessario”.