Giulio Crosti, giornalista sportivo, al servizio del giornalino di Rodari

Grande cura veniva data dal Pioniere all’educazione fisica ed allo sport: mens sana in corpore sano ! Una visione del tutto antagonsta alla concezione sportiva militaresca che il ventennio fascista aveva imposto alle giovani generazioni: nel giornalino di Rodari l’attività sportivo-ricreativa era palestra di capacità dello stare insieme, cultura del rispetto dell’avversario e disciplina della persona. Giulio Crosti, noto cronista sportivo dell’Unità e Stampa, aveva una rubrica fissa nel giornaletto di Rodari, sia per spiegare le singole discipline sportive ai giovani usciti dalla guerra, sia per inventare racconti come quello narrato nella trasmissione di domenica prossima. Crosti, autore anche di diverse pubblicazioni, si districava tra lo

sport professionistico-competitivo  e quello del tempo libero dei  giovani proletari, sempre con lo stesso impegno ela stessa capacità di comunicare

Dal Pioniere ai circoli dell‘A.P.I.,  lo sport come tassello determinante per la nuova Italia del sol dell’avvenire: nel racconto di Sergio Martelli,  allora capogruppo di un circolo bolognese, la ricostruzione concreta della vita di un “pioniere sportivo”

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