Venerdì 23 e sabato 24 febbraio in Italia ci sarà una due giorni di mobilitazione per la Palestina e contro la guerra, anche quella in Ucraina. A proclamare lo sciopero generale nazionale, in Italia, sono i Si Cobas insieme ad altri sindacati di base, ma la mobilitazione avrà carattere internazionale.
«Saranno 30 i Paesi del mondo che si muoveranno con la stessa piattaforma», spiega ai nostri microfoni Tiziano Loreti di Si Cobas. Una piattaforma che si schiera senza ambiguità dalla parte della resistenza palestinese e chiede il cessate il fuoco anche nel conflitto tra Russia e Ucraina.

Sciopero generale e manifestazione per la Palestina: la mobilitazione internazionale

Venerdì 23 febbraio, prima giornata di mobilitazione, sarà sciopero generale nazionale. «Per quel che ci compete cercheremo di bloccare i magazzini negli interporti – spiega Loreti – oltre a iniziative di boicottaggio nei confronti di quelle aziende che collaborano con Israele».
Al centro delle rivendicazioni il cessate il fuoco immediato e il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza, il blocco immediato dei traffici di armi diretti ad Israele, la fine dell’occupazione coloniale delle terre palestinesi in Cisgiordania e il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina.
Il giorno successivo, sabato 24 febbraio, si svolgerà invece a Milano una manifestazione nazionale, nel giorno del secondo anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina.

ASCOLTA L’INTERVISTA A TIZIANO LORETI: