I tassisti bolognesi oggi hanno scioperato con rivendicazioni che riguardano la mobilità cittadina e i TDays nella notte del sabato. “Chiediamo piccoli accorgimenti che ci consentano di garantire un servizio”. La giunta è sotto il fuoco di più parti per la gestione della mobilità.
I tassisti bolognesi hanno invaso piazza Maggiore per portare fin sotto le finestre del Comune le ragioni dello sciopero in corso oggi dopo la rottura del tavolo delle trattative con l’Amministrazione comunale. Partita dall’ex Manifattura tabacchi, la lunga fila di auto bianche ha percorso via Stalingrado, viale Masini e via Indipendenza per poi entrare in piazza e circondare il Crescentone e il Nettuno. Gli organizzatori affermano che al corteo hanno partecipato tra le 200 e le 250 vetture.
I principali punti della protesta riguardano tutti la mobilità. “Negli ultimi anni è stata gestita in maniera un po’ settoriale – afferma ai nostri microfoni Sara Belletti, delegata di Cna – non considerando l’impatto che alcune modifiche avrebbero avuto sulle zone circostanti”.
Ed è così, quindi, che i nodi maggiormente problematici individuati dalle auto bianche sono la tangenziale, l’accesso all’Alta Velocità della stazione e il Kiss&Ride, il percorso verso la Fiera, i sensi di marcia attorno a piazza Minghetti e, non ultimo, l’accesso al centro durante la notte del sabato, contraddistinto dalla pedonalizzazione dei TDays.
“Ciò che servirebbe, almeno per il momento, sono piccole modifiche – continua Belletti – Saremmo contenti se la giunta prendesse in considerazione le nostre osservazioni e le nostre proposte”.
Tra queste troviamo una corsia protetta tra stazione e Fiera che permetta ai taxi di esaurire celermente le richieste in momenti caldi come il Cosmoprof, l’expo che ha registrato maggiori disagi e il malumore della giunta, col dito del sindaco puntato proprio in direzione dei tassisti.
Vi è poi la questione dell’accesso nella notte del sabato durante i TDays, che per qualcuno potrebbe rappresentare una breccia alla pedonalizzazione stessa.
“Ci teniamo a dire che non siamo assolutamente contrari ai TDays durante le ore diurne, poiché abbiamo visto anche noi che riscontrano il gradimento delle famiglie – precisa la rappresentante dei tassisti – Ciò che chiediamo è la possibilità di accesso durante il sabato notte, quando i locali sono pieni e la zona della T si svuota. In questo modo potremmo superare la separazione tra nord e sud della città, svolgere in modo più efficiente il servizio e rappresentare anche un presidio di sicurezza”.
La protesta dei taxi, dunque, si inserisce a pieno titolo nell’animato dibattito sulla mobilità che ha rappresentato uno dei maggiori punti di critica dell’Amministrazione comunale. I ciclisti, da un lato, hanno spesso accusato di ambiguità l’assessora Irene Priolo e la giunta, che per alcuni, con la campagna del “Risveglio civico” e le multe ai ciclisti contromano, si è accanita contro gli utenti deboli della strada. Dall’altro alcuni provvedimenti, come la corsia per moto in via San Felice, prima introdotta e poi cancellata.
La questione del traffico e della mobilità a Bologna, quindi, rappresenta un tallone d’Achille per Palazzo D’Accursio.
ASCOLTA L’INTERVISTA A SARA BELLETTI: