Continua l’appuntamento settimanale con Musica Leggerissima, ogni giovedì alle 15 su Radio Città Fujiko, per parlare delle notizie più leggere del mondo della musica.
Musica Leggerissima: le notizie della settimana
La cantante americana Lizzo ha postato su Instagram un messaggio abbastanza criptico, da cui non si capisce se abbia intenzione di abbandonare la scena musicale, o quantomeno di prendersi una pausa. Lizzo, infatti, donna nera e icona della body positivity, ha confessato di stare iniziando a non farcela più a ricoprire questa posizione di rilievo a livello mediatico: «Mi sto stancando di dove gestire le critiche da parte di chiunque nella mia vita e su Internet. Tutto ciò che voglio è fare musica, rendere la gente felice e aiutare il mondo ad essere un po’ migliore di come l’ho trovato. Ma sto iniziando a pensare che il mondo non mi voglia: devo costantemente affrontare le bugie che vengono dette sul mio conto per il clout e le visualizzazioni… farmi prendere sempre per il culo per come appaio… essere oggetto di scrutinio da parte di persone che non mi conoscono e mi mancano di rispetto… Non ho firmato da nessuna parte per dover sopportare questa merda – io mollo!» La posizione di Lizzo dipende anche dalle notizie che l’hanno riguardata nell’ultimo periodo: Lizzo è stata infatti accusata di molestie sessuali da alcune sue ballerine e dal suo staff durante il tour, che hanno comportato una certa ondata di critiche e scherno online.
È uscito il nuovo album country di Beyoncé, Cowboy Carter. La rapper Azealia Banks si era mostrata molto dubbiosa nei confronti della scelta di Beyoncé di fare un album di quel genere, accusandola di volere fare la cosplayer di una donna bianca. Il tempo sembra aver dato torto ai dubbi di Banks: Spotify ha infatti annunciato, a meno di 24 ore dalla pubblicazione, che Cowboy Carter è già il disco più streammato in un solo giorno nel 2024.
Il cantante degli Iron Maiden ha una visione tutta sua su come dovrebbero essere gestiti i costi dei biglietti dei concerti. Intervistato dalla rivista messicana ATMòsferas Magazine, infatti, Bruce Dikinson ha commentato il costo crescente dei biglietti ai concerti, valutando che certamente dipendono dal tipo di show e dal pubblico disposto a pagare: «Non mi interessa affatto spendere 1200 dollari per un concerto degli U2», ha valutato il cantante. «Al massimo spenderei un centinaio». E poi ha aggiunto: «Tutti dicono che i biglietti di sotto al palco dovrebbero costare di più. Ma io non sono d’accordo: dovrebbero essere i più economici, perché chi vuole stare lì sono i fan veri, i ragazzi giovani, persone che non possono spendere troppi soldi. Sono loro a mantenere viva la musica».
Intervistato da Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, Vasco Rossi ha parlato di un ampio ventaglio di argomenti: conflitto israelo-palestinese, Giorgia Meloni, la storia di suo padre, la propria storia, l’importanza di pagare le tasse, quali degli artisti giovani gli piacciano, eccetera. È proprio dalla storia del padre, internato militare in Germania per essersi rifiutato di combattere per Hitler, che Rossi passa a parlare di quanto sia importante per lui la giornata della memoria, arrivando ad affermare di non riuscire a schierarsi sul conflitto in Palestina: «Io rifiuto di schierarmi come se fosse una partita di calcio, Israele contro Palestina. Gli ebrei, dopo quello che hanno sofferto, hanno diritto a uno Stato. “Free Palestine” è un bello slogan, da anime belle; ma se implica la distruzione dello Stato di Israele, allora sarebbe più onesto dirlo. E alla distruzione di Israele io mi ribello». E ha continuato: «Leggo cose superficiali, in cui non mi riconosco; io sono semplice, non facile. Mi hanno dato del sionista, ma io non so neppure cosa voglia dire. So che, se mettessi il like a “Palestina libera”, mi amerebbero tutti; ma io non sono fatto così. Se avessi voluto piacere a tutti, non avrei scritto “C’è chi dice no” o “Gli spari sopra”». Degna di nota anche la risposta a una domanda di Cazzullo sul primo amore, a cui Rossi replica: «Paola, una femminista che si era prefissata di distruggermi, e ci è riuscita. Il colpevole di diecimila anni di patriarcato ero io… Dopo di lei, e prima di Laura, mia moglie, è stato solo sesso. Tutte le canzoni in cui sono arrabbiato con le donne me le ha ispirate Paola; dovrei darle i diritti d’autore».
Se ricordate di Benji&Fede, duo italiano pop che si era separato nel 2020 dopo qualche lite per intraprendere carriere soliste. Nel frattempo Benjamin Mascolo ha superato varie difficoltà – si è separato definitivamente da Bella Thorne, ha avuto problemi di droga – e la settimana scorsa ha indirizzato appunto all’ex compagno Federico Rossi una vera e propria lettera aperta su Instagram: «Caro Federico ti scrivo una lettera perché penso che sia il modo migliore per parlarti con il cuore in mano. Io qui ti scrivo per dirti che anni fa ci siamo trovati e potremmo farlo di nuovo. Insieme abbiamo fatto qualcosa di magnifico». E ancora: «Sono sicuro che da soli possiamo fare grandi cose, ma la verità è che insieme siamo una forza della natura. Non per cercare di sminuirci individualmente ma, al contrario, per spronarci a stringere la mano una volta ancora e ricordarci che insieme nulla è impossibile. Forse Benji e Fede non si sono mai dati una vera possibilità di vivere al massimo, e forse oggi è il giorno per dimostrarlo. Insieme possiamo fare il disco e il tour della vita. Prenditi il tempo che ti serve per rifletterci, voglio solo il meglio per te e per noi, qualsiasi cosa significhi».
Chiara Scipiotti