Maurizio Lazzarato è sociologo e filosofo, vive e lavora a Parigi, dove svolge attività di ricerca sulle trasformazioni del lavoro e le nuove forme dei movimenti sociali. Domani, giovedì 17 marzo, sarà presente alla libreria Punto Input per la presentazione del suo ultimo saggio “L’intollerabile presente, l’urgenza della rivoluzione. Classi e minoranze”, edito da Ombre Corte.
La memoria della rivoluzione cancellata
Partendo dalla sconfitta storica della rivoluzione mondiale, dall’affermarsi di un neoliberismo aggressivo a metà degli anni Settanta, questo nuovo lavoro di Maurizio Lazzarato non pretende di rivelare quale forma avrà la rivoluzione del XXI secolo o se sarà ancora possibile; più modestamente, si propone di tracciare un bilancio delle rotture rivoluzionarie del xx secolo e di definire le condizioni oggettive e soggettive a partire dalle quali si potrebbe ricominciare a parlare di rivoluzione. Racconta Lazzarato che questo «è un titolo provocatorio perché sembra che non ci siano le condizioni attuali per una rivoluzione. Ma è da un po’ sto che sto lavorando su un doppio concetto: quello di guerra e di rivoluzione. La guerra sta tornando insieme a nuove forme di fascismo, e quindi penso che ci siano le possibilità, non immediate, per discutere il concetto di rivoluzione, non è un concetto che è stato abbandonato dal pensiero critico».
La prima di queste possibilità è subito indicata nel saper cogliere e teorizzare il passaggio dalla “lotta di classe” (tra capitale e lavoro) alle “lotte di classe” al plurale (operaie, sessuali, razziali). È unendo le critiche e le teorie del marxismo, del femminismo e del pensiero anticoloniale che si potranno mettere in discussione i rapporti tra classi e minoranze, tra Nord e Sud globali, tra tempi della rivoluzione e irruzione di nuove soggettività. «Ho cercato di ridefinire questa molteplicità come rapporti di classe», racconta Lazzarato.
I molti lavori che oggi descrivono i processi di sfruttamento economico e di dominio politico delle donne, dei razzializzati, dei lavoratori e della natura, sembrano tutt’al più tracciare una nuova cartografia delle “vittime”, senza proiettarle in una soggettivazione imprevista capace di porre il problema dell’urgenza della fine del capitalismo e delle classi. La catastrofe che si annuncia, e che eufemisticamente chiamano “crisi ecologica“, ha le sue radici nella vittoria della classe dei capitalisti, ma l’implosione dell’umanità è proprio ciò che ci attende se non ci sarà una ripresa dell’attività rivoluzionaria.
Con questa presentazione si inaugura anche l’ingresso della casa editrice Ombre Corte nel catalogo della libreria Punto Input. Proprio per annunciare la nuova collaborazione editoriale, per tutta la settimana, dal 15 al 19 marzo, potrai trovare i libri di Ombre Corte (escluse le novità) al 25%. Se ne compri 3, sul terzo (quello che costa di meno) avrai uno sconto del 50%.
Rachele Copparoni
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