LGBTQIA+. Mantenere la complessità è il libro di Antonia Caruso, edito da Eris Edizioni per la collana BookBlock, in cui, senza assumere le sembianze di un manuale e senza avere la pretesa di dire l’ultima parola, viene raccontato, con toni che sanno essere sia ironici che più cupi, quello che è l’ampio e complesso universo di possibilità che stanno dietro questa dicitura.

Il libro di Antonia Caruso alla scoperta del mondo LGBTQIA+

Antonia Caruso stessa, alla fine del libro, si definisce una donna trans, non etero, transfemminista; è impegnata in numerosi attività, è infatti una scrittrice, sceneggiatrice di fumetti, attivista, ha inoltre aperto una sua casa editrice, antifascista, antisessista, antirazzista, autoprodotta e trans/femminista, chiamata Edizioni Minoritare.

Il presupposto da cui si parte nel libro è che l’acronimo LGBTQIA+ non è né prescrittivo, né vincolante, cioè non indica una comunità con regole e caratteristiche precise. L’invito che ci viene fatto da Antonia Caruso è di intendere La Sigla, come la chiama lei stessa nel libro, come la descrizione di un mondo variegato e alternativo a quello costituito dalla norma eterocispatriarcale. Con ciò si indica quel tipo di società al cui vertice troviamo il maschio bianco etero cis, una società eteronormata, che sposa le concezioni tradizionali di famiglia nucleare, di sesso volto alla procreazione, in cui viene considerato solo il piacere e il desiderio maschile.

È un “manuale non manuale” per spiegare La Sigla. Il libro si colloca in una collana di piccoli saggi monografici che fungono da introduzione a determinati argomenti, ma parlare delle comunità, della cultura e della politica LGBTQIA+ vuol dire affrontare un campo molto complesso ed in continuo divenire. Antonia Caruso nello scrivere parte da quella che non era la sua intenzione: non ha voluto mettersi nella posizione di chi spiega in maniera definitiva qualcosa che riguarda tantissime persone, il punto di vista che si adotta è personale, ma preciso e sostenuto da un’ampia documentazione.

Alla base del libro c’è la volontà di allontanarsi dalla narrazione mainstream che si fa questo argomento. Il proposito è far entrare in contatto le persone con temi di cui non sono a conoscenza, anche per questo, per rendere la questione meno amara, Antonia Caruso ricorre ampiamente all’ironia. La questione LGBTQIA+ è entrata nel dibattito pubblico e spesso se ne parla in termini semplicistici, come ci dice l’autrice, ma «non si tratta solo di unicorni e arcobaleni», l’obiettivo è andare contro anche quello che è il rainbow washing e la politica riformista.

Per acquistare il libro, visitare il sito di Eris Edizoni.

ASCOLTA QUA L’INTERVISTA A ANTONIA CARUSO: