Le autonarrazioni che adottano un approccio intersezionale, volte a incentivare percorsi di vita non allineati ai modelli patriarcali e oppressivi. Questo è il tema di Flush 2023, il festival che indaga le produzioni del femminismo contemporaneo all’interno degli spazi del Centro di Documentazione delle Donne, in via del Piombo 4. Sarà dal 15 al 17 settembre, per una tre giorni di  itinerari nel pensiero femminista contemporaneo e nella filiera del libro d’autrice.

Il programma di Flush Festival

Flush aprirà le sue porte alle 16.00 di venerdì 15 con il primo laboratorio di Bibliomanzia, tenuto dalla fumettista Martina Sarritzu.
Alle ore 18.00 inaugurerà la mostra ospitata quest’anno nel chiostro di Santa Cristina: ART IN THE CHIOSTRO & THE SLUTIFICATION OF LA MIA PROZIA. Art practices against the patriarchy,di Charlie G Fennel, di cui vi abbiamo già parlato qui. La mostra è visitabile fino a domenica 17, negli orari del festival.

«Ci saranno tante attività, come la fiera dell’ editoria femminista allestita dentro al Chiosco dove tutti i giorni ci saranno i progetti editoriali che si focalizzano sull’ambito femminista; non mancheranno i workshop, legati a diversi ambiti, dalla scrittura al wikimedia, e tanti altri momenti in cui sarà possibile interagire con il digitale» racconta una delle organizzatrici, Tiffany Vecchietti.

Saranno presenti per un confronto tra generazioni e biografie: Morena Pedriali Errani, Farian Sabahi, Karima2G, Giulia Vallicelli di Archive compulsive, Sabrina Efionayi e le autrici dei podcast Radio vanloon e Storia del mio nome. In occasione del panel dedicato ai podcast ci sarà anche Sara Poma.

Non mancheranno anche quest’anno le visite guidate nell’Archivio di storia delle donne e nella Biblioteca italiana delle donne, una collezione unica in Italia, che ammonta oggi a più di 40.000 documenti fra libri, riviste e materiali multimediali.

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ASCOLTA L’INTERVISTA A TIFFANY VECCHIETTI: