Secondo la giornalista Asmae Dachan, che sarà domani pomeriggio a Bologna, le donne siriane sono vittime due volte: da un lato come civili, dall’altro perché devono mandare avanti la società. Allarme per gli stupri di massa. Poca fiducia per i colloqui di pace “Ginevra 2”.

Siria: E’ allarme per la condizione delle donne

Le donne siriane sono vittime due volte. Lo sottolinea la giornalista Asmae Dachan, che sarà a Bologna domani pomeriggio per un incontro organizzato dalle Donne in Nero alle 18.00 nella Sala dello Zodiaco della Provincia, in via Zamboni 13.
La giornalista siriana spiega che le donne sono vittime, come tutti i civili, dei bombardamenti e dei cecchini. Inoltre portano sulle proprie spalle il compito di mandare avanti la famiglia e la società siriana, procurando il cibo ed altri generi di prima necessità, curando i figli e trovando il modo per scaldare le case, quando il manca il gas.

Oltre a ciò, il corpo delle donne anche in Siria è diventato campo di battaglia e bottino di guerra per infliggere offesa al nemico. Sempre più, infatti, si moltiplicano gli stupri di massa, messi in atto dall’esercito fedele al regime di Bashar Al Assad e dagli Shabiha, squadroni fantasma che si sono infiltrati anche dall’estero e che agiscono nell’ombra.
“Lo scopo – spiega Dachan – è mortificare le donne e impedire loro di scendere in piazza per protestare contro il regime”.

La giornalista illustra anche le aspettative nei confronti dei colloqui di pace “Ginevra 2” che sono in corso. “Le prospettive di pace sono lontane – spiega Dachan – La popolazione non ripone speranze nei colloqui, dal momento che già in ‘Ginevra 1’ uno degli ispettori della Lega Araba si è rivelato condannato per crimini contro l’umanità e visto che il programma dei colloqui in corso sembra concentrato più sul garantire la presenza di Assad alle elezioni del 2014 che nel creare una no-fly zone o corridoi umanitari per la popolazione civile”.