Vivere senz’acqua, luce, gas e residenza. Un video-reportage di Angela Cammarota e Sirio Tesori racconta gli effetti dell’articolo 5 del Decreto Lupi su chi è costretto ad occupare immobili per avere un tetto. Frascaroli: “Attesi duemila sfratti entro la fine dell’anno”. GUARDA IL REPORTAGE

Ci sono gli occupanti che per avere un po’ di acqua calda sono costretti a mettere un secchio sul terrazzo sperando che il sole faccia il suo lavoro e le famiglie che, privi di luce, seguono il ritmo delle stagioni o si muovono a lume di candela.
È questa la realtà che emerge da “Le case degli altri“, il video-reportage realizzato da Angela Cammarota e Sirio Tesori per la scuola di giornalismo “La Stefani“.
Nel lavoro vengono mostrati gli effetti dell’articolo 5 del Decreto Lupi, che vieta il diritto di residenza a chi occupa un edificio e nega anche l’accesso alle utenze.
Girando per tre occupazioni bolognesi, Cammarota e Tesori hanno raccontato come, pur di avere un tetto, decine di persone cerchino di arrabattarsi e sopravvivere. Quel che è certo, però, è che per nulla al mondo tornerebbero in mezzo ad una strada.
L’obiettivo del governo era di ridurre del 40% le occupazioni abusive, il risultato è l’aumento della precarietà di persone che già vivono in situazioni difficili.

Un focus viene dedicato anche ai servizi connessi alla residenza, che quindi vengono negati agli occupanti. Attraverso un’intervista ad Antonio Mumolo, presidente di Avvocato di Strada, si spiega come senza la residenza non si abbia accesso al servizio sanitario nazionale, ad un pediatra per i propri figli e nascano problemi anche per i documenti che attestano il lavoro. Elementi che creano ulteriore emarginazione ed esasperazione.
Nel reportage viene raccolta anche la voce del Comune di Bologna. “Dal Comune ci aspettavamo il pugno di ferro contro le occupazioni – racconta ai nostri microfoni Tesori – mentre ci siamo resi conto che il decreto ha spiazzato anche l’Amministrazione comunale, che da sola non ha gli strumenti per affrontare tutta l’emergenza”.
Ed è proprio l’assessore al Welfare Amelia Frascaroli a lanciare l’allarme per il futuro: entro la fine del 2014 sono attesi altri duemila sfratti.

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