L’ultima puntata della stagione di Note a pie’ di pagina, la rubrica di storia della musica di Vanloon, è dedicata ad un evento traumatico, che per molte e molti ha rappresentato anche un battesimo politico. Vent’anni dopo il G8 di Genova anche giornali e televisioni parlano di quei giorni e della «più grave violazione di diritti umani in un paese democratico dal dopoguerra». Gli stessi media che, durante quei giorni, fornivano una narrazione differente, schiacciata sulle veline di chi gestiva l’ordine pubblico.
I nostri redattori e le nostre redattrici di storia, però, ci raccontano una volta di più che questa storia non è condivisa, né pacificata.
Quel groppo in gola che non se ne va vent’anni dopo il G8 di Genova
C’è stato un prima di Genova. Ogni ragazzo imbronciato, ogni espressione assonnata di quei giorni, ogni sorriso, ogni urlo scomposto sono il deposito di quel prima. Sono il volto di anni di elaborazione, di lotte, di esperienze e di vita che hanno portato migliaia di ragazzi a Genova.
Ora quel prima è bruciato. Da quattordici anni è avviluppato nella cenere lieve che si suppone sia dei morti, ma che ai vivi pesa oltremodo. L’esperienza di Genova 2001 aderisce viscosa a questo sapore funebre, a questa pira che una generazione si è accesa forse per dimenticare, forse per ricordare meglio, comunque per definirsi sempre post: dopo Genova. Eppure, per una coincidenza singolare “il Dopo-Genova” è un’espressione che vale in egual modo per due generazioni, non una. (Massimo Palma, Happy Diaz)
La musica, lo sappiamo, è uno dei canali con cui si costruiscono delle narrazioni di fatti storici perché, forse più di altri medium culturali contribuisce a creare un immaginario e a restare scolpita nella memoria di chi ascolta. Per questo motivo, in occasione del ventennale dei fatti del G8 di Genova del luglio del 2001 abbiamo deciso di ascoltare canzoni di artisti e gruppi italiani che quelle giornate hanno raccontato. Naturalmente abbiamo dovuto fare una selezione perché i brani che hanno il G8 se non come tema principale almeno come riferimento sono veramente tanti: per averne un’idea è sufficiente visitare la pagina di Canzoni contro la guerra dedicata a Genova
La tematica del rapporto fra musica, giornate del G8 e racconto di una generazione è stata affrontata in una serie di libri che vi suggeriamo di recuperare per arricchire un ricordo che nei media mainstream tende ad essere un po’ banalizzato:
Massimo Palma, Happy Diaz. La formazione musicale di una generazione che è stata ammazzata di botte, Arcana, 2015 (la rivista Left ne ha pubblicato una nuova edizione da poco e si trova in edicola)
Diego Giachetti, Un rosso relativo. Anime, coscienze, generazioni nel movimento dei movimenti, Datanews 2003.
In uscita l’ 8 luglio per Donzelli, Gabriele Proglio, I fatti di Genova. Una storia orale del G8 con la prefazione di Alessandro Portelli
ASCOLTA NOTE A PIE’ DI PAGINA:
>