Finora il sindaco di Bologna Matteo Lepore e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini avevavo sempre svicolato alla richiesta, reiterata più volte dalle associazioni ambientaliste, di realizzare una valutazione di impatto sanitario sul Passante, l’allargamento a 18 corsie di tangenziale e autostrada.
Ora però è lo strumento partecipativo che lo stesso Comune ha accettato di svolgere a chiedere che l’indagine venga realizzata. La conclusione dell’Assemblea Cittadina sul Clima, infatti, ha prodotto un documento di proposte tra cui spicca proprio la richiesta di una valutazione dell’impatto sanitario del Passante.

Passante di Bologna, anche l’Assemblea Cittadina sul Clima chiede la valutazione di impatto sanitario

«Ci ha sopreso, ma neanche tanto, leggere la richiesta di Valutazione di Impatto Sanitario sul Passante anche tra le proposte dell’Assemblea Cittadina sul Clima, composta da persone estratte a sorte», commenta ai nostri microfoni Pasquale Pagano di Extinction Rebellion.
Ciò che gli ambientalisti che si oppongono al Passante chiedono da oltre un anno, quindi, interpreta le preoccupazioni di migliaia di cittadine e cittadini bolognesi rispetto al progetto infrastrutturale.
«Non si può fare un allargamento senza avere i dati dell’impatto sulla sanità pubblica – sottolinea l’attivista – perché la salute è un diritto».

Nello specifico, il percorso dell’Assemblea Cittadina sul Clima prevede che ora le proposte vengano sottoposte al Consiglio comunale, cui spetterà il compito di discuterle, approvarle, emendarle o cassarle.
«Ci auguriamo, anzi pretendiamo che la valutazione ora venga presa in considerazione», sottolinea Pagano.
Qualora così non fosse si consumerebbe il paradosso secondo il quale il Comune si dota di strumenti di partecipazione per poi ignorarli qualora le proposte avanzate non fossero di gradimento della maggioranza.

Qualcosa di simile, in realtà, a Bologna si è già registrato. Bisogna andare indietro di esattamente 10 anni, nel maggio 2013, quando un gruppo di cittadine e cittadini propose e vinse un referendum consultivo contro i finanziamenti alle scuole private, ma l’Amministrazione, attraverso il Consiglio comunale, decise di non rispettare il verdetto delle urne.
Se si vuole evitare un nuovo strappo, quindi, da Palazzo D’Accursio dovrebbe arrivare l’ok alla valutazione di impatto sanitario sul Passante. Per realizzarla, però, dovrebbero essere fermati i cantieri. Per questo le associazioni ambientaliste chiedono una moratoria sul progetto.

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