La Turchia ha lanciato nuovi attacchi al Kurdistan iracheno col pretesto della lotta al terrorismo. L’aviazione di Ankara ha effettuato bombardamenti a Maxmur e Shingal. Il primo è un campo profughi dove vivono circa 13mila persone. Non è la prima volta che la Turchia lancia offensive aeree su Maxmur. Del tema si era occupato anche Zerocalcare, ma l’attenzione della stampa italiana è scarsa.

I bombardamenti turchi al Kurdistan iracheno e la solidarietà dall’Italia

«I bombardamenti non fanno che peggiorare la situazione delle persone residenti nel campo, già provate da un pesante embargo che va avanti ormai dal 2019 – scrive sulla propria pagina Facebook Mezzaluna Rossa – Kurdistan Italia, un’associazione solidale con il popolo curdo – Maxmur è una comunità autogestita e solidale, caratterizzata da un sistema di democrazia dal basso e di genere, dove vengono applicati i principi del confederalismo democratico, gli stessi applicati in Rojava».

Anche la città di Shengal, tristemente nota per il massacro della popolazione Ezida per mano di Daesh, non è la prima volta che si trova sotto attacco.
«Questi attacchi disumani non sono che gli ultimi di una serie di offensive e massacri da parte del governo turco – continua l’associazione – che da anni continuano a devastare i territori della regione di Shengal con lo specifico intento di colpire l’antica etnia di origine curda, nonché i modelli di autogestione democratica sperimentati dai popoli che convivono in quelle terre».

Proprio un mese fa l’associazione ha lanciato una raccolta fondi per dotare di una clinica mobile il distretto di Sinjar, all’interno del quale si trovano numerosi villaggi del tutto privi di centri di assistenza sanitaria a fronte della loro completa o parziale distruzione.
Un altro progetto lanciato da Mezzaluna Rossa – Kurdistan Italia riguarda le cure del piccolo Omar, un bimbo di 11 anni, proveniente proprio dal campo di Maxmur, affetto da una anomalia vascolare che può essere trattata solo in Italia o in Germania. L’ospedale Gaslini di Genova ha accettato di curarlo, prendendo in carico il suo caso e attivando canali diplomatici per farlo arrivare in Italia.

«Facciamo appello alla comunità internazionale affinché intervenga – chiede ai nostri microfoni Alican Yildiz, presidente di Mezzaluna Rossa – Quei popoli hanno già sofferto tanto a causa di Isis, ma anche dei continui attacchi della Turchia».
Secondo Yildiz, gli ultimi attacchi dell’aviazione turca sul Kurdistan iracheno sono una rappresaglia su quanto è accaduto in Rojava, dove si è registrato un tentativo dell’Isis di assaltare il carcere di Gweiran per liberare i propri detenuti. Tentativo fallito anche grazie all’intervento delle Ypg curde.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALICAN YILDIZ: