Si chiama “water grabbing“, letteralmente “accaparramento di acqua”, ciò che Israele fa in Cisgiordania e in altri territori palestinesi. È una delle tante misure delle politiche di apartheid dell’occupazione israeliana che rende difficile, se non addirittura impossibile, la vita e le attività produttive agricole della popolazione palestinese.
Per contribuire ad ovviare al problema, la ong WeWorld ha all’attivo il progetto “Acque reflue depurate: sistemi d’irrigazione per l’agricoltura sostenibile“, che ha realizzato un impianto di depurazione delle acque da utilizzare in agricoltura a Beit Dajan, vicino a Nablus.

Il progetto ha coinvolto in una missione anche alcuni attivisti di Camilla, l’emporio di comunità di Bologna e sabato prossimo, 8 ottobre, alle 17.00 al Centro Costa di via Azzo Gardino 44, all’interno del Terra di Tutti Film Festival si svolgerà l’evento “Acqua e agricoltura nei territori palestinesi occupati“.
All’incontro parteciperà una delegazione di agricoltori palestinesi, in città per una tre-giorni di incontri, formazione e approfondimenti.

Acqua, la solidarietà internazionale con la Palestina

«A giugno scorso siamo stati a Beit Dajan – racconta ai nostri microfoni Giovanni Notarangelo di Camilla – e abbiamo incontrato piccoli produttori agricoli che si occupano di agrumi, viti e olive per la produzione di olio. L’accesso all’acqua è un problema che sarà sempre più critico anche alle nostre latitudini. Oggi lo è già in Palestina non per carenza idrica, ma per la presenza in quei territori dell’esercito israeliano».
Camilla ha partecipato come partner al progetto ed è stata coinvolta in alcuni momenti formativi direttamente in Palestina.

All’incontro di sabato, oltre a Giovanni Notarangelo e Angelo Gurrieri di Camilla e ai produttori palestinesi, prenderanno parte l’attivista per i diritti umani Raffaele Spiga, il coordinatore di un progetto per l’uso di acque reflue depurate a Gaza Roberto Cerrina e la professoressa Alessandra Bonoli del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e Materiali Università di Bologna, moderati da Andrea Utensili di Radio Città Fujiko.
Al termine dell’incontro ci sarà un aperitivo palestinese a cura di “Ciao kebab” e la musica del gruppo Hudud. Saranno presenti anche i banchetti della libreria indipendente “La Confraternita dell’Uva” con una proposta di libri in tema e quello di Camilla.

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIOVANNI NOTARANGELO: