Dopo le barricate di Goro che hanno impedito l’accoglienza di donne e bambini migranti, la Lega cavalca l’ondata razzista sulle coste emiliano romagnole. A Marina Romea, sabato, una manifestazione presso un albergo dove dovrebbero essere accolti alcuni migranti. Le interrogazioni in Parlamento di Paglia (Si) e Maestri (Possibile).

Era chiaro a tutti che la resa delle istituzioni di fronte alle barricate di Gorino avrebbe lanciato un messaggio chiaro ai razzisti di tutta Italia. E così è stato. Dimostrare implicitamente coi fatti che se si mostra ostilità verso i richiedenti asilo, questi poi vengono dirottati in altre strutture, ha ringalluzzito la Lega e i suoi adepti che ora ci riprovano.
Non è servito andare molto lontano: l’ondata razzista ha seguito il Po ed è scesa sul litorale ravennate, a Marina Romea. Qui sabato prossimo, 29 ottobre, la Lega ha promosso una manifestazione per impedire l’accoglienza di alcuni migranti presso un albergo.

A denunciarlo sono i deputati romagnoli Giovanni Paglia (Sinistra Italiana) e Andrea Maestri (Possibile), che hanno presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Angelino Alfano.
“I fatti di Gorino hanno messo in luce la possibilità concreta di un’ondata xenofoba – osservano Paglia e Maestri – che partendo da sentimenti di disagio diffuso utilizza strumentalmente la presunta ostilità per i richiedenti asilo per mettere a rischio la civile convivenza”.
I deputati chiedono che, dopo le parole di condanna del governo, seguano i fatti e che non si consenta lo svolgimento di manifestazioni chiaramente lesive del diritto italiano e delle convenzioni internazionali, che rischiano peraltro di mettere a repentaglio la sicurezza dei territori coinvolti.