Libera Bologna ha lanciato una campagna di raccolta fondi su Ideaginger con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere le attività di inchiesta e monitoraggio del territorio riguardanti la presenza delle mafie e la criminalità organizzata nella città. La raccolta fondi, con un primo obiettivo di quattromila euro e un obiettivo finale di quindicimila euro, mira a supportare l’associazione nel portare avanti il suo lavoro di denuncia e di dare voce alle segnalazioni dei cittadini.

Mafie a Bologna, la raccolta fondi di Libera per continuare a indagarle

«Sono tre anni che indaghiamo il fenomeno attraverso lo strumento della videoinchiesta – racconta ai nostri microfoni Andrea Giagnorio, che insieme a Sofia Nardacchione è autore delle inchieste – Abbiamo acceso i riflettori su quanto accadeva in via Saffi, su due casi di criminalità tra Sant’Agata Bolognese e il Pilastro legati alla musica neomelodica, sulla situazione di sfruttamento lavorativo e sul rischio di infiltrazioni mafiose in Interporto, sul Dopolavoro ferroviario e sulla ristorazione bolognese».
Il giornalismo d’inchiesta, però, è molto costoso, sia nella fase di ricerca, ad esempio con lo strumento delle visure camerali, sia per quanto riguarda le spese legali.

L’ultimo lavoro, intitolato “La febbre del cibo”, indaga gli affari della criminalità organizzata a Bologna e ha destato l’attenzione anche delle istituzioni, che hanno preso parola per manifestare un impegno a monitorare la situazione.
Libera Bologna vorrebbee realizzare due nuove inchieste video per indagare ulteriormente sulla presenza delle mafie in città e per amplificare le segnalazioni ricevute dai cittadini. Ed è proprio ai cittadini che si rivolge con la raccolta fondi, affinché contribuiscano a strappare il velo delle mafie a Bologna.

In concomitanza con il lancio della raccolta fondi, questa sera, martedì 13 febbraio, alle 19.00 presso il circolo Arci RitmoLento, verrà proiettata l’inchiesta “La febbre del cibo”, in un incontro che vedrà la partecipazione degli autori Andrea Giagnorio e Sofia Nardacchione, oltre al direttore di Radio Città Fujiko, Alessandro Canella, moderati da Vincenzo Branà.
L’evento è ad ingresso libero.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANDREA GIAGNORIO: