In 150 mila hanno sfilato per il capoluogo toscano raccogliendo l’invito dell’associazione Libera in memoria delle vittime di mafia, rinnovando l’impegno delle realtà antimafia e di tutti i cittadini che portano avanti questo percorso sociale e politico.

Libera a Firenze

Autobus da tutta Italia e treni speciali per raggiungere Firenze nella giornata di sabato. Un fermo no alla criminalità organizzata, definita a fine corteo da Don Ciotti una ‘peste’ per il nostro Paese. Una voce, quella di Libera e delle associazioni antimafia, che troppo spesso rimane inascoltata: tanti familiari delle vittime di mafia infatti continuano a chiedere giustizia. “Non uccideteli una seconda volta” è il messaggio forte e chiaro arrivato dal serpentone del capoluogo toscano e ripetuto più volte da Ciotti.

900 i nomi che, come una triste litania, letti ‘per non dimenticare’ le vittime e tanti personaggi più o meno noti: il ct della Nazionale Cesare Prandelli e la segretaria della Cgil Susanna Camusso, diversi sindaci tra cui quello di Firenze Matteo Renzi e di Bari Michele Emiliano, ma anche i tanti familiari delle vittime (600 quelli arrivate a Firenze), magistrati e forze dell’ordine impegnati nella lotta alla mafia.

La segretaria nazionale di Cgil ha ricordato dal palco che le prime vittime della criminalità organizzata sono i lavoratori, sfruttati, coinvolti nei traffici e senza nessuna garanzia. Presente anche il Premio Nobel per la pace Perez Esquivel: “La vostra lotta – ha affermato dal palco  – è anche la nostra, siamo uniti per un mondo migliore. E quando si vede questa moltitudine di gente si capisce che c’è speranza per sconfiggere la mafia. Anche noi abbiamo resistito grazie al fatto di essere rimasti uniti”. Messaggi di solidarietà per l’iniziativa anche da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Proprio durante l’intervento di Don Ciotti arriva la notizia dell’elezione a presidente della camera dell’ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. “Una buona notizia che noi accogliamo con speranza – afferma ai nostri microfoni Antonio Monachetti di Libera Emilia Romagna, presente al corteo di sabato – continueremo il nostro impegno e le nostre iniziative anche nei nostri territori. Lo stesso Don Ciotti ci ha sempre spronato a portare avanti la nostra azione sociale e politica. Perché queste vittime non vanno uccise una seconda volta”.

Sono già in cantiere le prossime iniziative: il 21 marzo anche nella nostra città prenderanno vita le iniziative della giornata della Memoria e dell’Impegno, a cui parteciperanno scuole e associazioni.