Immaginate per un momento di essere dei giovani informatici che hanno deciso un po’ per gioco, un po’ con la speranza di tirarne su un business o almeno un secondo stipendio, di aprire una piccola piattaforma di streaming; è una sera di fine dicembre e siete a casa vostra mentre un centinaio o poco più di persone vi stanno seguendo in uno di quegli eventi che oggi chiameremmo “just chatting” quando a un certo punto sentite la vostra porta aprirsi all’improvviso sfondata dagli stivali di un poliziotto
Quella persona era nientemeno che Justin Ken, all’epoca fondatore di Justin.tv, la piattaforma che nel 2011 sarebbe diventata Twitch, ed era appena stato swattato, avevo cioè subito uno scherzo ancora oggi purtroppo in voga che consiste nel fare irrompere le forze dell’ordine nella casa di un malcapitato streamer mentre è live con i propri follower a seguito di una falsa denuncia; chissà se quella sera Justin abbia per un attimo pensato di mollare tutto e chiuderla lì, sicuro è che nel 2014 la piattaforma nata e cresciuta dal seme piantato da Justin.tv viene venduta ad Amazon per un miliardo di dollari e che nel 2023, nonostante una lieve flessione, risulta essere leader del settore streaming a livello globale.
Il grande successo dei videogiochi
Nata come piattaforma di streaming per i videogiochi – in origine era la costola gaming di Justin.tv – il suo successo è legato a doppio filo a quello dei videogiochi più influenti dell’ultimo decennio; nel 2023 come nel 2011 uno dei giochi più seguiti è League of Legends, il gioco sviluppato da Riot Games infatti macina ancora oggi numeri e un interesse da capogiro con tornei da montepremi milionari, un successo che ha permesso a questo videogioco grazie al supporto impareggiabile della piattaforma viola di travalicare i confini dell’online riempendo interi stadi di appassionati desiderosi di vedere dal vivo gli atleti cimentarsi nell’eSport e di diventare un prodotto transmediale, con la serie TV “Arcane” prodotta e distribuita da Netflix e basata sui personaggi di LoL.
Il Poker
Parlando di intrattenimento su Twitch, è impossibile non citare il poker come esempio virtuoso di gioco tradizionale che è riuscito a reinventarsi fuori dai contesti a cui tradizionalmente si rivolgeva; è innegabile che la presenza di streamer e piattaforme come PokerStars sul sito viola abbia permesso alla disciplina di fare il salto di qualità diventando un eSport e attirando l’attenzione di milioni di interessati in tutto il mondo.
Un successo non di poco conto, quello del poker, che dimostra come una disciplina che sentiva la necessità di una svecchiata – ormai ridotta alle trasmissioni in tarda serata sulla TV tradizionale – con la giusta intraprendenza possa trovare nuova linfa vitale anche in un contesto dove a farla da padrone sono le generazioni più giovani che si dimostrano ricettive verso anche tipi di prodotto diversi dal solito se proposti nel contenitore e nella maniera giusta.
Il calcio
Non solo il poker ma anche il calcio e i calciatori dimostrano di avere compreso le potenzialità di Twitch e di non farsi remore a utilizzarlo per il proprio brand personale e per comunicare con i propri tifosi; partendo da calciatori di fama mondiale come Neymar e Douglas Costa che si fanno notare come anche ottimi streamer del settore gaming, è stato anche molto interessante l’utilizzo della piattaforma viola da parte di Luis Enrique durante i mondiali di calcio appena conclusi: l’ex allenatore del Barcellona infatti era solito incontrarsi nel dopopartita coi tifosi della roja per discutere della partita appena conclusa, un modo decisamente innovativo di comunicare per un allenatore.
Le prospettive
Lo streaming si è dimostrato negli anni un modo impareggiabile di comunicare le proprie idee con le altre persone in tutto il mondo: è immediato e diretto, senza e con pochi intermediari; si sente forse su Twitch a volte una mancanza di messaggi di natura sociale un po’ sommersi nella mole di intrattenimento più puro e poco impegnato, ma la presenza di canali come la Miniera di Ivan Grieco dimostra che ci sia comunque una richiesta di questo tipo anche in lingua italiana in una piattaforma che pare non avere ancora esplorato se non in minima parte le proprie potenzialità.