Questa foto è stata scattata al teatro Olympia di Dublino, tre giorni prima della tragedia che ha colpito il pubblico del teatro parigino Le Bataclan, dove 80 ostaggi sono stati uccisi da diversi terroristi. La foto ritrae una sala stipata ed è impensabile che qualsiasi cosa possa rovinare l’atmosfera elettrica che si è creata tra gli Eagles of Death Metal e il suo pubblico. Non è stato così per gli amici francesi.
Come assiduo frequentatore di concerti, la notizia dell’esecuzione di 80 ostaggi, presi nella sala parigina Le Bataclan in occasione del concerto degli Eagles of Death Metal, ha suscitato in me un forte sgomento. Inutile dire che il mondo della musica è da oggi in lutto, non perchè sia deceduta un’icona rock, cosa che suscita sempre un certo dispiacere, ma perchè ad essere stati colpiti siamo noi, coloro che amano i concerti, che supportano le band, che vogliono lasciare a casa fanatismo religioso, paura e i tormenti della vita di tutti i giorni.
Solo una volta mi è capitato di pensare di essere in una situazione a rischio. Il Primavera Sound di Barcellona è forse la manifestazione musicale ad attirare il maggior numero di persone nel vecchio continenete. In mezzo a 70000 persone ho pensato cosa sarebbe accaduto se un pazzo avesse fatto fuoco sulla folla. Ebbene la mia immaginazione è stata superata venerdi 13, quando è accaduto pure di peggio. Fans, o amanti della musica, freddati a sangue freddo, uno ad uno.
Inutile dire che la solidarietà va a tutte le vittime parigine, agli amici e alle loro famiglie; ma come frequentatore di concerti l’articolo, o meglio il mio pensiero, ha toccato chi ama la musica, la cui unica colpa è stata la voglia di ascoltare del sano rocn’n’roll.