Lo scorso 21 maggio è uscito “Meridiana”, il nuovo album del Canzoniere Grecanico Salentino, che arriva a quattro anni di distanza da “Canzoniere”, il loro precedente lavoro. Appena uscito, il nuovo disco ha subito incontrato il favore della stampa, anche internazionale: il riconoscimento “Top of the world” della rivista britannica Songlines Magazine e gli apprezzamenti della Bbc Radio, che lo ha definito «un ritorno incontenibile e prorompente».
Mauro Durante, anima e direttore del Canzoniere Grecanico Salentino ha raccontato il nuovo lavoro ai nostri microfoni.

Canzoniere Grecanico Salentino, “Meridiana” è un disco sul tempo

«Siamo molto felici dell’uscita, che vuole anche simbolicamente essere un segno di rinascita, di primavera – osserva Durante – Poi la celebrazione internazionale e nazionale che sta ricevendo “Meridiana” ci sta dando grandissima felicità».
Il respiro internazionale dell’album, del resto, lo si intuisce dalle collaborazioni che lo hanno costruito. Anzitutto quella con Justin Adams, braccio destro di Robert Plant dei Led Zeppelin, che ha anche co-prodotto il disco. La band newyorkese Red Baraat, con le sonorità del Punjab, segna l’incontro tra due tradizioni musicali molto distanti, ma che dialogano nella traccia “Pizzica Bhangra”. Ma non mancano prestigiosi contributi nazionali, come quello di Enzo Avitabile, grande icona della world music, e Valerio Combass degli Apres La Classe.

“Meridiana”, come si può intuire dal nome, contiene una riflessione sul tempo. Anzitutto sono 12 le tracce dell’album, proprio come le ore segnate dal sole sull’antico strumento.
Per un gruppo che traduce e attualizza una musica che viene dal passato, dalla tradizione salentina, inoltre, la riflessione sul tempo appariva quasi inevitabile, così come il dialogo intergenerazionale che incarna questo genere.
«Siamo partiti dall’interrogarci su ciò che facciamo abitualmente – racconta Durante – cioè prendere una musica e una danza che arrivano dal passato e tradurle per il presente, renderle attuali. Già in questo noi stiamo giocando con il tempo».

Da questo spunto, la band ha approfondito il tema, leggendo e studiando il concetto del tempo nella filosofia, nella sociologia, nella letteratura, ma anche nella mitologia e nella fisica. Ciò ha permesso di affrontare temi archetipici che sono senza tempo, come l’amore e la sofferenza.
Il risultato è una sintesi, una sorta di accordo tra passato e presente, tra generazioni diverse, che oggi, come osserva il musicista stesso, vede al contrario una contrapposizione, alimentata dai social network: «Oggi c’è un po’ questa incomunicabilità che spesso si avverte tra generazioni e il tentativo di dialogare con il passato non è soltanto con un passato che non ci appartiene più, ma anche il tramandarsi sapere e conoscenze e l’aggiornarsi di questi saperi».

Ai nostri microfoni il frontman del Canzoniere Grecanico Salentino ragiona anche sui tempi del consumo culturale, musica inclusa, al giorno d’oggi. Un consumo frenetico, che rientra a pieno titolo in quella che è la “società performativa” in cui viviamo.
«In un certo senso noi siamo schiavi di scadenze e orari in questo senso un po’ oppressivo del tempo lineare – osserva Durante – Ma siamo anche schiavi delle nostre stesse aspettative in relazione a quelle che sono delle timeline imposte da alcune pratiche di lavoro, ma anche i nostri stessi sogni e obiettivi». Il musicista, invece, rigetta l’idea che la nostra vita debba essere solo votata a ciò che è profitto, che è utilitaristico, ma rivendica anche la contemplazione e l’ozio.

“Meridiana”, un disco ma anche un portale

Il nuovo disco del Canzoniere Grecanico Salentino è uscito in formato digitale, ma il 28 agosto uscirà anche su supporti fisici, come il cd e il vinile. I supporti fisici, però, saranno acquistabili prima, a fine giugno, direttamente dalla band nei luoghi dove si esibiranno.
Dopo lo stop dettato dalla pandemia, infatti, il gruppo sta ritornando alla dimensione “naturale” dei concerti, che partiranno alla fine del mese prossimo da Otranto, nel loro Salento. Sarà dunque possibile sentire dal vivo i tamburi di ogni forma, materia e misura, organetti, violini, corde pizzicate a cui si affiancano suoni contemporanei di synth, loop ed elettronica.

La riflessione sul tempo, però, ha convinto la band a non concentrare tutto “solo” in un album. Per questo, “Meridiana” è anche un portale web, dove si trovano video, immagini, testi e contributi di personalità del mondo della scienza e della cultura che riflettono ed arricchiscono il tema. Una sorta di “libretto 2.0” che è stato sostenuto, insieme alla realizzazione stessa del disco, da “Puglia Sounds”, il fondo della Regione Puglia per un potenziamento del settore della produzione musicale e il sostegno alla creazione, produzione, promozione e distribuzione di nuove produzioni discografiche in grado di promuovere la creatività ed il patrimonio culturale musicale della regione.

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