Sono solo poche decine di migliaia di voti quelle che che conferiscono ai conservatori di Alleanza Democratica la vittoria alle elezioni legislative in Portogallo. Un risultato risicato sul Partito Socialista, che però vede al contempo il boom dell’estrema destra di Chega (della famiglia politica della spagnola Vox e degli italiani Fratelli d’Italia) e la fine di un ciclo politico durato otto anni.
Tra le analisi del voto e dei comportamenti elettorali dei portoghesi a questa tornata è interessante quella di Simone Tulumello, ricercatore di geografia all’università di Lisbona, che ai microfoni di Radio Onda d’Urto spiega anche alcune dinamiche sociali, come le difficoltà di accesso alla casa, alla base del risultato delle urne.

Portogallo, i risultati elettorali sotto la lente del problema della casa

Tulumello fa una panoramica del ciclo politico che ha visto al potere il Partito Socialista che, a dispetto del nome, è una formazione di centrosinistra e con tratti neoliberali di stampo europeo. «All’inizio ha avuto una fase più spinta a sinistra, soprattutto nel 2016 e 2017 con l’alleanza a sinistra – osserva il ricercatore – ma poi ha avuto una deriva sempre più neoliberale, centrata su uno sviluppo molto legato al turismo ed immobiliare, con tutta una serie di effetti sulle politiche sociali e nelle dinamiche economiche che inevitabilmente hanno portato alla fine di questo ciclo».

Tulumello si concentra sulla crescita negli ultimi anni dei movimenti della lotta per la casa. In Portogallo, come altrove, le giovani coppie hanno registrato crescenti difficoltà nell’accesso alla casa, perché a crescere in modo consistente sono stati sia i prezzi per l’acquisto che quelli per l’affitto. «Penso che quello che può avere avuto l’impatto più diretto sul crollo del Partito Socialista sono gli effetti della crisi della casa su quella fascia di popolazione», sottolinea il ricercatore, che cita come esempio quanto è successo nel 2021 alle elezioni municipali a Lisbona, quando i socialisti persero probabilmente perché parte dei suoi elettori era stata espulsa dalla città proprio a causa del problema abitativo.

A dispetto di ciò che si diceva, per Tulumello il “miracolo portoghese” postulato dall’economista Paul Krugman si è rivelato un’illusione o addirittura un mito. «Se effettivamente c’è stato un piccolo periodo di recupero delle politiche dell’austerità della Troika – osserva il ricercatore – in realtà il modello scelto dal Partito Socialista era un modello molto diseguale, che non distribuiva la ricchezza e prima o poi queste cose si sarebbero pagate». Andando a vedere dove l’estrema destra è cresciuta di più, cioè al sud e nelle aree che hanno visto la mancanza della redistribuzione della ricchezza, sembrerebbe che il momento sia proprio questo.

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