Dal 27 aprile, e per i tre mercoledì successivi, si terrà alla libreria punto input il corso di formazione “La frattura italiana. Razzializzazione e «sottosviluppo» nei sud d’Italia”, a cura di Enrica Capusotti e Anna Curcio, con lo scopo di indagare a fondo, discutere riguardo al tema della divisione tra nord e sud Italia e la subordinazione del Mezzogiorno.
Gli appuntamenti per esplorare l’origine della spaccatura tra nord e sud Italia
Il corso “La frattura italiana. Razzializzazione e «sottosviluppo» nei sud d’Italia”, è stato ideato ed è curato da Enrica Capussotti ed Anna Curcio. La prima è una storica dell’Italia contemporanea che si è concentrata sullo studio degli anni ‘50, focalizzandosi sulle fabbriche e le città industriali del nord Italia, specialmente Torino. Anna Curcio, invece, è una ricercatrice militante che si è formata nel campo delle scienze sociali e si occupa, tra l’altro, della questione della razza e del razzismo interno in Italia. Proprio lei spiega: «Abbiamo voluto riprendere un tema, che entrambe avevamo già affrontato: l’atavica questione tra il nord e il sud Italia, ragionando anche in termini di processi di razzializzazione. Abbiamo realizzato il corso in questa prospettiva, provando a far interagire approcci disciplinari differenti».
Per inquadrare la frattura italiana e ripercorrere le ragioni storiche, politiche e socio-culturali che vi sono alla base e che ancora oggi fanno persistere questa spaccatura, sono previste tre lezioni, nello specifico: mercoledì 27 aprile ci sarà l’incontro “Il Mediterraneo come cerniera e la produzione del soggetto”; il 4 maggio “Mezzogiorno e razzializzazione”; infine, l’11 maggio si terrà, con la partecipazione di Giuseppe Molinari, “Il governo del sottosviluppo”.
Prendendo in considerazione il periodo che va dall’Unità d’Italia ai giorni nostri, la volontà è quella di inquadrare la questione all’interno della nascita della moderna Europa. In quel momento il Mediterraneo è visto come una cerniera tra due mondi: da una parte il nord sviluppato, capitalista e attraversato dall’etica protestante; dall’altra il suo opposto, l’Africa, terra di conquista e razzializzata, cioè disumanizzata e considerata inferiore. L’idea è che questo modo di pensare si sia applicato anche al sud Italia e abbia così influenzato la costruzione dell’identità nazionale italiana.
Dopo aver fornito le coordinate teoriche, il corso si chiuderà mercoledì 18 maggio con la tavola rotonda “I molti sud”. A questa parteciperanno diverse realtà del territorio italiano che hanno affrontato la questione in termini più militanti, con lo scopo di mettere in luce quella che è l’attualità politica riguardo all’argomento.
Per informazioni, iscrizione e costi è possibile contattare l’indirizzo email formazione.input@gmail.com mettendo come oggetto della mail “la frattura italiana”. La partecipazione al corso può avvenire sia online che in presenza, alla sede della libreria punto input, in via Mascarella 104/A.
ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANNA CURCIO: