Da oggi, 26 aprile, a venerdì prossimo, alle 17.30 andrà in onda “La finestra sul giardino”, uno speciale radiofonico in cinque puntate curato da SpazioVagabonde. Lo speciale non svelerà segreti per coltivare pomodori o ravanelli, né quanto spesso bisogna innaffiare le ortensie. Si tratta invece di approfondimenti e riflessioni filosofiche e antropologiche sul rapporto tra l’uomo e la natura, utili a cambiare il nostro approccio e la nostra visione.
Tra i focus dello speciale troviamo quello sui “giardini in movimento”, la questione delle alberature e degli abbattimenti nel contesto urbano, il ruolo delle api ed esperienze pedagogiche con il verde.

La finestra sul giardino, SpazioVagabonde presenta lo speciale

Ecco come autori e autrici si presentano e presentano lo speciale radiofonico:

Siamo SpazioVagabonde. Siamo cinque ragazzi e ragazze e ci siamo incontrati ai 300 scalini – uno spazio nella prima collina bolognese gestito dall’associazione culturale il Teatro dei Mignoli – intorno al Vivaietto, un vivaio-giardino specializzato nella produzione di erbacee perenni e nella cura del giardino e all’apiario di Lapislazzuli. Da lì, oltre a una collaborazione attiva nei mercati di fiori e miele insieme a Campi Aperti, abbiamo deciso di mettere insieme le nostre competenze di giardinieri, apicoltori, progettisti e formatori e costruire una piattaforma attraverso cui creare un contatto tra la città e il mondo vegetale e animale. Questo si è tradotto fino qua in laboratori didattici per i bimbi, incontri sulla tematica del giardino in movimento, progettazione di giardini e ora in queste cinque puntate.

L’intento al centro del nostro lavoro è quello di trasmettere un approccio diverso, un approccio che intende ripensare il ruolo del giardiniere, dei giardini e del mondo che incorporano attraverso un riposizionamento epistemologico della relazione con il mondo dei non umani. Da qui l’idea che l‘uomo è uno spazio di crescita entro un campo di relazioni e il giardino non è un palcoscenico che ospita la nostra vita, ma uno spazio di interpenetrazione, un groviglio di lifelines entro il quale avviene il movimento, l’intreccio. Il programma radio nasce dall’intento di dare voce a questa mobile tessitura, di gettare dei semi ed esortare tutti e tutte ad assumere le vesti del giardiniere del giardino in movimento ed iniziare a porre attenzione ai processi intenzionali e soprattutto sovversivi dei giardini che abitano questo pianeta tortuoso.

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