La destra al governo vuole mandare in carcere chi usufruisce della maternità surrogata o gestazione per altri, chiamata dalla maggioranza stessa “utero in affitto”. È questo, in sintesi, il contenuto del progetto di legge che vede come firmataria e relatrice la deputata di Fratelli d’Italia Maria Carolina Varchi. Detenzione da tre mesi a tre anni e multe da 600mila a 1 milione di euro per chi, anche all’estero e in Paesi dove è legale, ricorrerà alla maternità surrogata, che l’esecutivo italiano intende rendere “reato universale”.

Carcere e multe per la maternità surrogata, il progetto di legge della destra

Il progetto di legge della destra, che secondo i suoi proponenti andrà in aula entro giugno, si inserisce nella scia dello stop alle trascrizioni anagrafiche dei figli di coppie monogenitoriali, caso sollevato dal Comune di Milano.
L’universalità del reato di cui parla la destra, nello specifico, fa riferimento alla sua perseguibilità anche all’estero e anche dove la maternità surrogata è legale e normata.

La repressione del governo, però, non colpirebbe solo le coppie omosessuali. A ricorrere alla gpa sono soprattutto coppie eterosessuali, stimate nel 90% di coloro che vi ricorrono.
In ogni caso si tratta dell’ennesimo spauracchio agitato dalla destra, dal momento che si stima che le coppie che fanno ricorso ogni anno alla maternità surrogata siano appena 250, un fenomeno pressoché numericamente trascurabile.

«C’è molta propaganda in questo progetto di legge. È uno strumento di distrazione di massa rispetto ai reali problemi del Paese e soprattutto il governo lo sta usando come clava contro le richieste del riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali», commenta ai nostri microfoni Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay.
Piazzoni ricorda che la gpa è già vietata in Italia e al momento comporta multe fino a 500mila euro. Il provvedimento governativo, dunque, sarebbe un inasprimento delle pene, con un loro raddoppio.

Tuttavia il progetto presenta aspetti problematici sia dal punto di vista giuridico che da quello diplomatico. «Ci sono pochissimi reati universali nell’ordinamento democratico – ricorda il segretario di Arcigay – E come si comporterà il governo quando, ad esempio, Nicole Kidman arriverà alla Mostra del cinema di Venezia, visto che ha ricorso alla gpa due volte? E cosa farà a Cristiano Ronaldo quando verrà a giocare in Italia? Li arresteranno all’aeroporto?».

La carica ideologica alla base delle intenzioni governative è tale da non offrire risposte a situazioni che si verrebbero a creare, come l’eventuale destino dei figli nati da coppie che hanno fatto ricorso alla gpa.
«Poi alla fine la realtà bussa alla porta – sottolinea Piazzoni – e la realtà è la vita delle famiglie italiane, che sono tante e diverse, non sono più soltanto il modello di famiglia che ha in mente la ministra Roccella o in generale i ministri del governo. Di fronte a questa realtà la risposta ideologica che sta dando il governo è veramente assurda».

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