Nella nostra inchiesta sulle difficoltà che sta vivendo la professione dell’educatore, mancava la voce delle associazioni di categoria. Abbiamo provato a colmare questo vuoto intervistando Silvia Negri, presidente nazionale di APP (Associazione Professioni Pedagogiche), una delle poche realtà associative che ha preso parola sul tema.

Con lei abbiamo ripercorso i motivi che hanno portato alla grande fuga degli educatori da contratti che non rendono giustizia alle loro fatiche, alla loro formazione e al loro lavoro. In particolare, abbiamo esaminato le più che discutibili ordinanze di alcune regioni che per colmare la conseguente carenza di operatori in alcuni servizi, hanno dato il là all’assunzione di personale non qualificato.

E mentre sul territorio nazionale continuano a nascere Comitati di Educatori con l’obiettivo di mettere in campo una mobilitazione che finalmente produca una pressione efficace su una classe politica e amministrativa che non riesce e non vuole dare risposte perfino alle rivendicazioni più basiche, in parlamento si discutono due proposte di legge che ci riguardano: quella sulla creazione di un albo delle professione socio-pedagogiche e quella sull’internalizzazione dei profili professionali che operano a scuola per l’integrazione degli alunni più fragili. Entrambe presentano criticità e zone d’ombra che non possono essere ignorate. Anche a questo, con la nostra ospite, abbiamo provato a porre domande e a cercare risposte. Di seguito l’intervista a Silvia Negri.

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